Lettera di minacce ad Arcigay Rieti: «Che il COVID vi ammazzi»

Una brutta vicenda quella accaduta ieri ad Arcigay Rieti che ha ricevuto una lettera anonima contenente minacce e insulti a sfondo omofobo. A raccontare il preoccupante episodio, attraverso un post su Facebook, Domenico Di Cesare, presidente dell’associazione LGBT+, che ha portato la lettera in questura per sporgere denuncia. «Speriamo che il COVID vi ammazzi tutti», «Siete solo dei delinquenti», «Meglio la m**da», sono alcune delle frasi contenute all’interno della missiva. Il resto, scrive Di Cesare, meglio ometterlo.

Non è la prima volta che la sede di Arcigay Rieti subisce degli atti di violenza omofoba. Già in passato, infatti, l’associazione aveva ricevuto e-mail di minacce da parte di preti o presunti tali. Lo scorso 27 gennaio, poi, alcuni ragazzi avevano insultato lo stesso Di Cesare in piazza, dopo la Giornata della Memoria. La targhetta di Arcigay, infine, era stata strappata dal citofono della sede ARCI che ospita l’associazione.

«La società cambia, anche se ci vuole tempo – afferma il presidente –  Voi, però, continuate a essere dei poveracci e il dispiacere che provo è quello che vostri figli o nipoti dovranno crescere vicino a persone come voi». «Episodi come quello di ieri mostrano di quanto bisogno ci sia di un gruppo come il nostro nelle piccole province – scrive Rieti LGBT in un comunicato stampa – Si tratta, purtroppo, dell’ennesimo episodio che ha portato il nostro Direttivo alla decisione di denunciare agli organi competenti tutti i singoli fatti. Rendere noto quanto sopra è stato necessario per dimostrare che non abbiamo paura. Siamo sempre più coese e coesi, invece, nel dare voce a chi non ne ha. Continueremo a essere un punto di riferimento per chi avrà bisogno della nostra vicinanza e aiuto».