Mentre il ddl Zan aspettava di essere calendarizzato al Senato per via dell’ostruzionismo della destra italiana (l’incardinamento è finalmente avvenuto questa mattina), andava avanti la falsa narrazione che vedrebbe nella legge contro l’omotransfobia una nemica della libertà di espressione. Ultimamente, a onor del vero, le polemiche sollevate dal disegno di legge si sono maggiormente focalizzate sul presunto indottrinamento di cui sarebbero vittime i bambini nelle scuole, ma è ancora presente la credenza che, in caso di approvazione del ddl, verrebbe meno la libertà di opinione ed espressione.
A riprova di quanto detto si guardi a quanto successo nel comune di Marsciano, in provincia di Perugia, dove il centrodestra ha occupato simbolicamente la Sala del Consiglio Comunale cittadino per una protesta proprio sul ddl Zan. Non sono mancate le pose a favore di fotocamera ed i cartelli con i soliti slogan triti e ritriti. A fare notizia è però anche la presenza, in prima fila, della sindaca di Marsciano, l’Avv. Francesca Mele. Leciti gli interrogativi sull’opportunità o meno che la “prima cittadina” del comune, che dovrebbe quindi rappresentare una intera comunità, partecipi in questo modo ad una protesta del genere.
Orrore certo è invece quanto riportato nel comunicato stampa del centrodestra di Marsciano, pubblicato anche sulla pagina Facebook della sindaca Mele: «Il Disegno di legge Zan è una norma sbagliata e pericolosa, marcatamente ideologica, che mette a rischio proprio la tutela di quei diritti, come la libertà di opinione e di espressione, da cui invece vorrebbe prendere le mosse per contrastare determinate forme di discriminazione legate all’orientamento sessuale». Queste le parole introduttive di un comunicato stampa scritto da persone che, se in buona fede, evidentemente si sono informate poco e male.
Il disegno di legge Zan sull’omofobia
🔴“Il Disegno di legge Zan è una norma sbagliata e pericolosa, marcatamente…
Pubblicato da Francesca Mele sindaco per Marsciano su Domenica 25 aprile 2021
Per il centrodestra del piccolo comune, inoltre, non mancherebbero gli strumenti normativi per fronteggiare i crimini d’odio, come loro stessi riportano nel comunicato stampa. Però non si capisce perché quanto già enunciato nella Legge Mancino vada bene, ma andare a colpire più duramente anche omotransfobia, misoginia e abilismo risulti sbagliato.
Il comunicato stampa si conclude specificando come il ddl Zan sia «una vera e propria follia ideologica, una aberrazione sociale che, ben lungi dal tutelare i diritti umani, tenta un’insostenibile quanto pericolosa operazione liberticida introducendo gravi conseguenze penali, con la previsione di anni di galera, per chiunque liberamente esprima una posizione non conforme al pensiero della comunità lesbica, gay, bisessuale e transgender».
Falsità a cui ha prontamente risposto il presidente di Omphalos LGBTI, che in un comunicato stampa ha commentato: «La sindaca ha piegato a suo uso e consumo le istituzioni cittadine per diffondere una serie di false informazioni e bieca propaganda su una norma che il cui unico obiettivo è tutelare tutti i cittadine e le cittadine, anche di Marsciano, da discriminazioni e violenze».
🔴 𝐒𝐈𝐍𝐃𝐀𝐂𝐀 𝐃𝐈 𝐌𝐀𝐑𝐒𝐂𝐈𝐀𝐍𝐎 𝐔𝐒𝐀 𝐈𝐒𝐓𝐈𝐓𝐔𝐙𝐈𝐎𝐍𝐈 𝐏𝐄𝐑 𝐃𝐈𝐅𝐅𝐎𝐍𝐃𝐄𝐑𝐄 𝐅𝐀𝐋𝐒𝐀 𝐏𝐑𝐎𝐏𝐀𝐆𝐀𝐍𝐃𝐀 𝐂𝐎𝐍𝐓𝐑𝐎 𝐃𝐃𝐋 𝐙𝐀𝐍
Perugia – È notizia di oggi, con…
Pubblicato da Omphalos LGBTI su Lunedì 26 aprile 2021
Nell’ultima parte della risposta di Omphalos si legge una importante precisazione: «È palesemente falso sostenere che la legge rappresenti un pericolo per la libertà di espressione, come il centro-destra marscianese ha cercato di far intendere. La legge, infatti, non limita in nessun modo la libertà d’opinione, bensì gli atti discriminatori; chiunque potrà continuare a esprimere il proprio dissenso nei confronti del matrimonio omosessuale o dell’estensione delle adozioni, ad esempio. Sarà invece punito con un’aggravante istigare alla violenza o commettere atti di violenza contro le persone in ragione del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere».
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