I seguaci di Matteo Salvini riempiono Tommaso Zorzi di insulti omofobi

Dopo sessere finito su “La Bestia”, vale a dire sulla seguitissima pagina Facebook di Matteo Salvini, Tommaso Zorzi ha ricevuto diversi messaggi privati a sfondo omofobo da parte di alcuni utenti che, inneggiando alla Lega, hanno tirato fuori le meno originali e più volgari frasi sessiste del repertorio.

Il tutto nasce da alcune Instagram stories di questa mattina, nelle quali l’opinionista dell’Isola dei Famosi ha letto alcune parti del nostro articolo in cui ripercorriamo alcuni episodi di hate speech da parte di alcuni esponenti del carroccio ai danni delle persone omosessuali. Dopo aver attaccato i senatori Ostellari e Pillon per il loro ostruzionismo al ddl Zan (finalmente incardinato questa mattina), l’influencer ha poi fatto dell’ironia sui festeggiamenti di Matteo Salvini per aver raggiunto 100.000 firme in una petizione contro il coprifuoco. «Le mie Instagram stories fanno 100.000 visualizzazioni in 20 minuti – ha sottolineato – è niente, è una disfatta, una tragedia!».

Il leader della Lega ha deciso quindi di pubblicare quella storia (omettendo tutte le precedenti in cui venivano riportate le affermazioni omofobe dei leghisti) in un post e, come prevedibile, l’ex gieffino ci ha impiegato poco ad accorgersene, perché ha iniziato a ricevere alcuni direst in cui veniva offeso per la sua sessualità. «W la Lega, abbasso i gay», «Infilati una banana nel c**o» e «Ci vuole Salvini a sistemare i ric**ioni come te» sono solo alcuni dei messaggi che Zorzi ha dovuto leggere per aver contestato, politicamente e non sul personale, Salvini.

L’influencer si è poi tolto qualche sassolino dalla scarpa: «Noi per le 5000 firme per il ddl Zan cosa dovremmo fare? Ballare T’Appartengo sui tacchi mentre prepariamo cupcake a forma di ca**o». Zorzi ha avuto un messaggio anche nei confronti di chi, dopo le sue storie, lo ha unfollowato. «Non me ne frega un ca**o – ha detto – io mi sono sentito in dovere perché la mia libertà di esistere e di camminare per strada senza essere chiamato “fr**io” non è né di destra né di senistra. Se non siete d’accordo con questa cosa, non capisco neanche come mai eravate qui, in primo luogo».

Sulla questione è intervenuta anche Selvaggia Lucarelli con un tweet.