Aggressione omotransfobica a Torino: «fr**i di merda, io vi ammazzo»

Nella serata di venerdì 7 maggio Silvia, una ragazza transgender, è stata aggredita insieme al suo compagno al grido di «fr**i di merda, io vi ammazzo». L’episodio è avvenuto alla periferia di Torino ad opera di un uomo che brandendo una bottiglia di vetro si è scagliato contro la coppia, come si apprende dall’articolo di Gay.it. Come spiega la ragazza, l’uomo si è rivolto a lei dicendole «Non mi devi neanche guardare perché ti ammazzo! Devi stare muto».

Silvia non è nuova in quanto ad aggressioni subite. Già una volta è stata presa di mira da alcuni uomini ed infatti da un po’ di tempo gira sempre con lo spray al peperoncino, che però proprio venerdì sera ha deciso di lasciare in albergo perché «Torino è una città LGBT-friendly, sta migliorando, non c’è bisogno che me lo porti dietro. Mentalmente pensavo che magari ero prevenuta a volerlo portare sempre con me, ma quella sera senza mi sono sentita insicura».

«Il mio ragazzo era venuto in città apposta per me e io ho sentito la serata rovinata da quell’episodio – confida la ragazza – Ho provato rabbia, in albergo non riuscivo a calmarmi. Sono cose che ti fanno sclerare perché dici “che diritto ha lui di fare queste cose qui? Di aggredirmi?”».

In Italia, sei persone LGBT+ su dieci evitano di tenersi per mano in pubblico, mentre quasi un terzo non frequenta determinati luoghi per paura di subire un’aggressione. L’episodio raccontato da questa coppia spiega il perché. Da 27 anni la comunità LGBT+ italiana aspetta una legge che la tuteli dai crimini d’odio, ma ora il tempo è scaduto.

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