A San Benedetto del Tronto, ancora una volta, gli interessi religiosi vengono anteposti a quelli della tutela e della rivendicazione dei diritti delle minoranze. Dopo giorni di polemiche, arriva la negazione del permesso agli organizzatori della manifestazione del Pride cittadino per il prossimo 24 luglio. Il Comune, infatti, ha disposto il rinvio dell’evento poiché nello stesso giorno e nella stessa area comunale si celebra la tradizionale Festa della Madonna della Marina.
Se per una parte dell’amministrazione comunale si tratterebbe solo di una questione di sicurezza, dato che in Piazza Giorgini e nel resto del centro ci saranno le bancherelle per la festa, da destra arrivano i soliti attacchi contro il movimento LGBT+, con la scelta della data vista come una provocazione. A nulla sono servite le rassicurazioni degli organizzatori sul rispetto di tutte le dovute norme di sicurezza e sull’orario, le 16:30, che non si sovrapporrebbe agli eventi civili e religiosi della festa.
L’associazione LGBT+ Liberə Tuttə ha rilasciato una nota in cui comunica come sia impossibile scegliere un luogo diverso da quello prestabilito e aggiunge: «Pare che la fede e la rivendicazione dei diritti appaiono come momenti di natura confliggente agli occhi delle più alte cariche della città». Una beffa che la comunità arcobaleno cittadina fa fatica a digerire, proprio negli stessi giorni in cui sul territorio comunale circolano dei veicoli pubblicitari di una nota associazione prolife che fa disinformazione contro il ddl Zan.
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