Salento & Puglia Pride: un’incredibile marea arcobaleno per la prima volta a Brindisi

Il primo Salento & Puglia Pride nella città di Brindisi è un grande successo: la parata conclusiva dell’orgoglio LGBT+ ha inondato la città grazie a una grande partecipazione, soprattutto da parte dei giovanissimi giunti da tutta la provincia e non solo. Secondo la questura avrebbero partecipato in circa 3500, ma il colpo d’occhio dal carro, che non permetteva di scorgere la fine di un’inedita marea arcobaleno, suggeriva numeri ancora maggiori.

Al termine di una pride week densa di eventi, tra cui il convegno Orgoglio e Consapevolezza, un unico carro ha guidato la marcia, che da via Palmiro Togliatti si è diretta nel cuore del centro storico. Dotati di mascherine e distanziati per quello che fosse possibile, i manifestanti hanno assistito a un pride che ha messo al centro le rivendicazioni degli attivisti, con la moderazione dell’artista e attivista Eleonora Magnifico. «Abbiamo iniziato questo percorso due anni fa – ha sottolineato Pippi Todisco, presidente di Arcigay Salento e consigliere di Arcigay nazionale – purtroppo non possiamo ancora abbracciarci, baciarci, ballare. Ma la gioia più grande è vedere questa marea umana».

Alcuni momenti sono stati dedicati anche alle persone LGBT+ di Swidnik, comune polacco gemellato con Brindisi che si è dichiarato zona libera dall’ideologia LGBT, e ai partigiani che hanno dedicato la propria vita alla libertà di tutte e tutti, tramite le parole di Tina Costa. Numerosi gli appelli al Senato per l’approvazione del ddl Zan senza modifiche, ennesimo segnale di un movimento unito nel pensare che sia meglio nessuna legge che rimuovere il concetto di identità di genere e l’educazione nelle scuole. «Sull’amore non sindachiamo» è stato lo slogan della CGIL.

Tra gli interventi anche quelli di alcuni rappresentanti politici, come quello della presidente della Commissione Pari Opportunità della Città di Brindisi, Anna Maria Calabrese, che si è detta emozionata e orgogliosa per questo importante traguardo, e del sindaco Riccardo Rossi, che ha chiesto dei corridoi umanitari per la drammatica situazione in Afghanistan. Presente anche la senatrice Alessandra Maiorino (M5S), che ha definito il ddl Zan «una legge necessaria, l’Italia l’aspetta da oltre 25 anni», promettendo: «Noi non ci fermiamo, non ci interessa cosa fa Orban, noi non vogliamo essere come quei Paesi. Noi vogliamo essere l’Italia, che merita di essere in testa nel rispetto dei diritti civili e della persona».