Le Radici dell’Orgoglio: la storia in podcast dell’Italia LGBT+

27 episodi, il primo disponibile da domani!

Di certo non un lavoro semplice quello di raccontare cinquant’anni di storia del movimento LGBT+ italiano in podcast agilmente fruibili da un pubblico di tutte le età. Chi si è cimentato nel compito è stato Giorgio Bozzo, raccogliendo la sfida di un amico.

«Nel 1992 feci un viaggio negli Stati Uniti – ci racconta Giorgio – e in una libreria acquistai un saggio appena uscito. Era ‘Making History – The struggle for gay and lesbian equal rights 1945-1990’ di Eric Marcus». Si tratta di un volume in cui il racconto di storie personali, sviluppato attraverso testimonianze dirette, descrive il lungo percorso di emancipazione del movimento LGBT+ americano.

«Lessi quel libro in pochi giorni e – prosegue l’autore – rientrato in Italia andai da Gianni Delle Foglie alla Libreria Babele e chiesi qualcosa di simile». La risposta «non c’è nulla, scrivilo tu» pronunciata dallo storico libraio fu lo stimolo per cominciare.

Un’opera di valore assoluto

Il materiale, come si può leggere nel comunicato di presentazione, è frutto di una raccolta durata anni ed è costituito da numerose interviste ai protagonisti delle battaglie contro un’Italia bigotta e clericale. Giorgio Bozzo tiene particolarmente all’intervista a Fernanda Pivano, scrittrice e traduttrice amica del FUORI!, al confronto con gli attivisti Marco Silombria ed Enzo Francone, nonché al dialogo con il proto-attivista Massimo Consoli e allo scambio avuto con il giornalista Maurizio Bellotti: storie uniche e irripetibili da personaggi ormai non più in vita.

Attraverso tale documentazione ricchissima e perlopiù inedita viene ritratto il contesto in cui il Movimento Gay italiano è nato e cresciuto, le posizioni della politica e dei politici (di destra e di sinistra), il linguaggio che veniva usato sui giornali, cosa veniva permesso o vietato dalle istituzioni, ma anche cosa raccontava la musica di quel tempo, gli eventi, il cinema, il teatro, le battaglie ideologiche, e tutto quello che il dibattito sull’omosessualità ha generato sul piano sociale, culturale ed artistico. Un’operazione culturale e civile sia per chi conosce questa narrazione e magari l’ha vissuta, quanto per chi vuole scoprire 50 anni di storia del nostro Paese.

15 aprile 2021, una data non a caso

È trascorso mezzo secolo da quando, il 15 aprile 1971, sul quotidiano di Torino “la Stampa” appariva la recensione al saggio “Diario di un omosessuale” (Giacomo D’Aquino, Feltrinelli). Inizialmente sottovalutato, lo scritto ebbe la forza di spingere un gruppo di giovani gay torinesi a ritenere come i tempi fossero ormai maturi per scalzare l’egemonia eterosessuale dalla pretesa di stabilire il senso da attribuire al termine “omosessualità”, affrontando una lotta per rivendicare dignità ed emancipazione sociale.

Così nacque il F.U.O.R.I (Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano) e con esso ebbe inizio il lungo percorso verso la visibilità collettiva, l’accettazione personale e sociale e la conquista di fondamentali diritti civili. Quel percorso domani spegnerà cinquanta candeline e “Le Radici dell’Orgoglio” vuole raccontarlo per celebrarlo, diffonderlo e rinnovarne la sua importanza.

Produzione e voce narrante di Costantino della Gherardesca

27 episodi disponibili a partire da domani, uno ogni settimana su tutte le piattaforme gratuite di podcast. Per dare forma alla sua idea iniziale, Giorgio Bozzo ha sviluppato ricerche sul campo per reperire quanti più documenti possibili che potessero animare il progetto ed entusiasmare altri collaboratori.

«Ho messo insieme una squadra pazzesca – dice orgogliosamente l’ideatore – Jacopo Bedussi, un giornalista e comunicatore che stimo tantissimo, Bianca Rondolino, di cui avevo visto un documentario su un rabbino intersex, Andrea Meroni, che ha firmato due documentari molto interessanti, uno sull’artista Alfredo Coen, l’altro sull’immagine dell’omosessuale nel cinema italiano».

Prodotto dalla Kidney Bingos di Costantino della Gherardesca, che ha prestato anche la sua voce, e curato da Arianna Romagnolo, contiene le musiche originali di Francesco Ambrosini (Duck Chagall). «Da qualche tempo sto producendo podcast con la Kidney Bingos (ArteFatti, KPopCast) – come spiega Giorgio – la piccola società di produzione di Costantino della Gherardesca, di cui sono anche manager. È stato lui a dirmi “Perché non ne fai uno sulla storia LGBT+ in Italia, hai tutto quel materiale!”».

Una campagna di crowdfunding per proseguire

La nascita de “Le Radici dell’Orgoglio” ha come finalità quella di gestire il materiale raccolto negli anni affinché possa rappresentare un bene finalizzato alla divulgazione e all’arricchimento culturale. «È stato spontaneo decidere di costituire una associazione culturale che avesse questa missione – ricorda Giorgio – abbiamo concretizzato e dato un senso al gruppo. Il sogno è che a seguire si possa realizzare un documentario video, magari una breve serie, perché la storia del movimento e della comunità LGBT+ in Italia è ricca di umanità, coraggio, forza e spesso è molto divertente e merita di essere anche “vista”».

Per sostenere l’opera fin qui realizzata e alimentare il futuro progetto, è stata avviata una campagna di crowdfunding che, ci annuncia lo stesso Giorgio, non sarà più su produzionidelbasso.com, ma direttamente sul sito leradicidellorgoglio.it (link disponibile da domani) realizzato da Andrea Scarfone.

L’autore si toglie anche un sassolino dalla scarpa: «Abbiamo provato a scrivere ad alcune aziende che pensavamo sensibili alla tematica. Al momento gran pacche sulle spalle, ma non si son fatti più vivi. Per andare avanti abbiamo bisogno di chi, ascoltando il podcast, ne capirà l’importanza e la qualità».