Ariana Grande bisessuale? Sui social accuse di queerbaiting alla cantante

Nuove polemiche coinvolgono Ariana Grande. La cantante statunitense per celebrare i successi degli ultimi mesi ha deciso di pubblicare un nuovo singolo in collaborazione con la sua collega e amica Victoria Monèt. Monopoly, questo il titolo del pezzo, ha destato subito l’attenzione dei fan per una frase pronunciata dalla Grande «I like women and men». In molti hanno iniziato a speculare in rete su questa presunta dichiarazione di bisessualità e la risposta della cantante non si è fatta attendere.

Dopo un secco «Ha detto quello che ha detto» riservato dalla Monèt su Instagram ad un utente, Ariana, ad un tweet che le chiedeva se volesse etichettare la propria sessualità, ha risposto: «Non l’ho mai fatto e ancora non sento l’esigenza di farlo. Ed è ok».

A questa dichiarazione sono, però, seguiti una serie di tweet polemici che accusano la cantante di queerbaiting, ovvero, di utilizzare la sua presunta bisessualità a scopi pubblicitari e per ampliare la sua fanbase LGBT+.

«Ariana non dirà mai pubblicamente di essere bisessuale perché questo richiederebbe essere davvero attratta dalle donne (e non solo baciarle per divertimento come ogni ragazza etero). Lei dirà che la sessualità è fluida mentre continua ad uscire solo con uomini cosi non sarà accusata di queerbaiting» recita uno dei tweet rivolti alla Grande.

Altri utenti le hanno recriminato di essere stata irrispettosa verso la comunità bisessuale: «Ariana Grande potrebbe smetterla di fare queerbaiting e di trattare la bisessualità come se fosse uno scherzo con cui le donne etero possano divertirsi?».

Altri, invece, hanno difeso la libertà della Grande di esprimere la propria sessualità e di non etichettarsi se non lo ritiene opportuno, sottolineando come la cantante abbia sempre sostenuto la comunità LGBT+, tanto che in agosto sarò la madrina del Manchester Pride, città alla quale è legata per via dell’attacco terroristico avvenuto durante un suo concerto.

Non rimane che chiedersi se questa polemica sia utile in qualche modo, e probabilmente non lo è. Risulta anzi controproducente criticare qualcuno solo perché afferma che la sessualità non sia qualcosa che si possa ingabbiare all’interno di una definizione, come se non fosse possibile nel corso della propria vita scoprire aspetti diversi del proprio orientamento. Non tenendo conto che ci sono diversi modi per “essere attratti da donne e uomini” che non fanno necessariamente riferimento alla sfera sessuale, quali, ad esempio, biromanticismo e omoromanticismo.

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