Convegno anti gender a Trento: manganelli contro i contestatori

Si è concluso nel peggiore dei modi il convegno sull’identità di genere organizzato dagli assessori Stefania Segnana e Mirko Bisesti presso il Palazzo della Provincia Autonoma di Trento. Manifestanti appartenenti alla CGIL e a diverse associazioni, tra cui Arcigay, sono stati caricati da Polizia e Carabinieri con la sola colpa – stando alle loro dichiarazioni – di aver presidiato nei corridoi del palazzo e intonato dei cori di protesta. Alcuni di loro sono caduti per terra e hanno riportato lievi ferite provocate dai manganelli.

La tensione è stata generata dall’impossibilità degli attivisti di accedere al convegno, poiché la sala è stata riempita da persone favorevoli alla tesi portata avanti dagli organizzatori. Questi sarebbero stati fatti accedere da un’entrata secondaria prima ancora che la sala dove si teneva l’incontro venisse aperta al pubblico. Il convegno è stato organizzato in seguito alla sospensione, da parte della giunta provinciale, dei corsi sull’educazione alle differenze di genere, senza però dare spazio ad alcun tipo di contraddittorio. Al dibattito sarebbero pertanto intervenuti esclusivamente rappresentanti “anti-gender”, contrari all’educazione dei bambini sui temi della parità dei generi e del rispetto delle persone LGBT.

In seguito alle cariche delle forze dell’ordine, la notizia ha fatto velocemente il giro della città, raccogliendo circa 400 persone davanti al Palazzo della Provincia. I relatori del convegno sono usciti scortati dalla polizia, tra le contestazioni dei presenti. I momenti più concitati sono stati ripresi e pubblicati dal quotidiano L’Adige.

Copertina: Screenshot da un video pubblicato su Twitter da Alberto Zanutto

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