Sex robot, sempre più clienti si approcciano alla bisessualità con Ken e Alessandro

La tecnologia nel mondo del porno è sempre all’avanguardia, tanto che c’è chi si accontenta di un amore di plastica. Le case di appuntamenti con le “bambole del sesso” sono ormai una realtà anche italiana, con l’apertura nel 2018 del primo LumiDolls Hotel a Torino, riaperto dopo la momentanea chiusura per motivi burocratici.

LumiDolls nasce naturalmente in Giappone, dove tra i vari sex robot con cui si possono passare piacevoli momenti, c’è una vasta scelta di robot femmine, ma anche due maschi di nome Ken e Alessandro, che hanno delle parti del corpo – facile capire quali – adattabili in base alle esigenze e i gusti del cliente.

In un’intervista al quotidiano Daily Star, il propietario di questa particolare catena di hotel Sergi Prieto, ha rivelato un fenomeno che è in decisa crescita: «Abbiamo recentemente avuto diversi clienti che richiedono un appuntamento con bambole maschili e bambole femminili allo stesso tempo. Probabilmente si tratta di uomini bisessuali, o eterosessuali, che vogliono sperimentare il sesso omosessuale senza interagire direttamente con un uomo in carne ed ossa».

Sembra dunque giunto il punto di svolta per molti etero curiosi, che potranno avere tutta la riservatezza che su Grindr non è garantita da chi vive liberamente il proprio orientamento sessuale. Ken e Alessandro sono d’altra parte “fuori dai giri”, non si innamoreranno e non minacceranno di raccontare tutto alle loro mogli, fidanzate o amici. Almeno per il momento… Sì, perché con l’avanzamento dell’intelligenza artificiale la questione potrebbe complicarsi anche in quelle stanze di plastica trasgressione.

 

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