La scorsa settimana abbiamo parlato dei moti di Stonewall e delle sue eroine Sylvia Rivera e Marsha P. Johnsson. Oggi parliamo di un caso tutto italiano che vuole contribuire alla causa per la difesa dei diritti delle persone LGBT+ contro l’omofobia. La bella notizia arriva dal Comune di Livorno che dedica un parco proprio ad una delle due eroine dei suddetti moti.
Sylvia Rivera avrà il suo parco. Un gesto forte per celebrare i 50 anni di Stonewall. Si tratta del parco di Piazza Anita Garibaldi, che si trova in zona Luogo Pio, viale Caprera. La celebrazione del parco che ha preso il nome e cognome dell’attivista degli anni ’70, è stata seguita sia dalla cittadinanza sia dalle istituzioni e dalle molte associazioni a sostegno della causa.
C’era difatti la vice-sindaca Stella Sorgente, l’assessore alla cultura Francesco Belais, la consigliera provinciale Cristina Cerrai e i rappresentanti delle associazioni all’interno del Tavolo Rainbow, un progetto promosso dalla provincia con l’obiettivo di eliminare la disparità di genere.
Nel dettaglio, la disparità si riferisce al fatto che molti luoghi siano dedicati a personaggi maschili. Pochi invece quelli dedicati a donne. Sono infatti il 94% le strade intitolate a uomini a Livorno, e da qui nasce la volontà dell’amministrazione nell’integrare altri nomi appartenenti alle quote rosa e quote rainbow, promuovendo icone femminili e delle minoranze.
Sempre l’assessore alla cultura Belais aveva presentato una delibera riguardante la spiaggia di Sassoscritto ponendo una targa con la scritta “Questo è un tratto di costa LGBT+ friendly”, con tanto di bandiera rainbow, in una celebre zona he si affaccia sul mare, amata e frequentata dalla comunità LGBT+.
Foto: Val Shaff
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