A New York una statua per Marsha P. Johnson e Sylvia Rivera, simbolo dei moti di Stonewall

Le attiviste transgender Marsha P. Johnson e Sylvia Rivera saranno commemorate con una statua nel Greenwich Village a New York, in concomitanza del 50° anniversario dai moti di Stonewall. Secondo il New York Times, la collocazione esatta sarà proprio in fondo alla strada dello storico bar Stonewall Inn, dove si sono svolte nel 1969 le rivolte, guidate proprio dalla Johnson e Rivera.

Le due transgender afroamericane hanno guidato la rivolta contro i raid omofobi della polizia, un momento decisivo per l’era nella lotta per l’uguaglianza LGBT+. Rivera e Johnson hanno successivamente co-fondato l’organizzazione STAR (Street Transvestite Action Revolutionaries), un gruppo dedicato ad aiutare giovani drag queen senzatetto e trans donne di colore. È importante sottolineare l’importanza di questa commemorazione come uno dei primi monumenti al mondo dedicato alle persone transgender.

La moglie del sindaco di New York, Chirlane McCray, ha dichiarato: «Il movimento LGBTQ è stato descritto spesso come un movimento gay maschile bianco. Questo monumento contrasta questa tendenza a imbiancare la storia».

Il sindaco di New York Bill de Blasio e sua moglie Chirlane McCray (Photo: Rob Bennett)

The Stonewall Riots

Il 28 giugno 1969, la polizia chiuse il celebre ritrovo per la comunità LGBT+ Stonewall Inn, per motivi di controllo delle violazioni della legge sull’alcol e di altre trasgressioni. Quello che realmente accadde fu l’intimidazione della polizia con richieste di pagamenti, in cambio del mancato arresto o della resa pubblica dei nomi dei clienti, che invece volevano mantenere l’anonimato.

Marsha P. Johnson, nota per il suo feroce attivismo e la difesa dei senzatetto e delle prostitute, è stata uno dei primi a resistere alle intimidazioni della polizia, mentre si racconta che Rivera abbia lanciato la prima bottiglia dopo che l’attivista lesbica Stormé DeLarverie fu aggredita dalla polizia per aver detto che le sue manette erano troppo strette.

Altri clienti del Stonewall hanno lanciato contro gli ufficiali della polizia bottiglie, monete e altri oggetti fino a rovesciare le tensioni in strada in un pandemonio generale.

Sia Johnson che Rivera, chiavi di volta nel movimento per i diritti LGBT+, hanno il merito di aver interpretato ruoli importanti nella reazione contro la brutalità della polizia allo Stonewall Inn, dando il via al vero attivismo per la nostra comunità. Sebbene siano passati 50 anni da quel tedioso evento, le circostanze socio-culturali non hanno ancora raggiunto un’integrazione completa nel mondo occidentale, per non parlare dell’area asiatico-africana.

Questi movimenti servono a ricordare ogni giorno che ad oggi, non basta solo stare bene con se stessi e con il proprio circondario di persone, ma ognuno di noi è un rappresentante chiave per il futuro di uguaglianza e parità che merita ogni essere vivente.

Arriverà mai il giorno in cui l’oppressione in qualsiasi sua forma cesserà? Continuiamo a lottare insieme!

 

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