Russia, figli strappati senza motivo a una coppia gay

Chi lo avrebbe detto che un giro al pronto soccorso si sarebbe trasformato in un vero e proprio viaggio all’inferno? È quello che è successo a giugno ad una coppia di uomini russi che, andati al pronto soccorso per una sospetta appendicite di uno dei propri figli, si è vista strappare dalle mani il ragazzino con l’accusa di negligenza.

Quando il medico ha scoperto che il bambino aveva due padri, infatti, ha subito allertato la Commissione Investigativa Russa che, a sua volta, ha ordinato agli assistenti sociali di prelevare i bambini di 12 e 14 anni dalla loro casa.

A nulla sono servite le dichiarazioni dei vicini e dell’agenzia delle adozioni che ha fatto visita alla famiglia dal 2010 al 2019, né quelle degli psichiatri che non hanno notato nei bambini nessun segno di squilibrio, essendo essi cresciuti in una famiglia serena, con genitori amorevoli.

Secondo la Commissione, la coppia avrebbe infranto la legge sulla “propaganda gay”, varata in Russia nel 2013, che punisce la promozione ai minori di relazioni non tradizionali e a causa di ciò i bambini, pochi giorni fa, sono stati privati dei genitori e resi nuovamente adottabili.

Sebbene tecnicamente il padre adottivo dei bambini fosse solo uno, in quanto in Russia è proibita l’adozione da parte di coppie dello stesso sesso, ma non da parte di single, la stessa esistenza della famiglia arcobaleno andrebbe contro tale legge, perché promuoverebbe una relazione non tradizionale semplicemente essendo se stessa.

«Quello che accade è terrificante» dice a Gaystar News Paolina, un’esponente di Coming Out, associazione di attivismo LGBT presente a Mosca e San Pietroburgo che si è prestata a dare supporto morale e legale alla coppia. «È la prima volta che le autorità utilizzano la legge sulla propaganda gay per sottrarre dei bambini alla propria famiglia. L’unica cosa che gli individui LGBT possono fare per stare al sicuro è nascondere a tutti il proprio orientamento sessuale e la propria identità di genere, diventando invisibili a chi sta loro intorno».

Questa triste vicenda segna un pericoloso precedente, preoccupante per tutte le coppie dello stesso sesso e, soprattutto per i loro bambini che potrebbero essere strappati alle cure di una famiglia amorevole con una scusa banale che giustifichi l’applicazione di una legge volutamente scritta in modo vago.

Una storia che ci riporta inevitabilmente alla mente i fatti di Bibbiano, ma anche quelli della frontiera statunitense per i migranti con HIV, per un minimo comun divisore: dei bambini strappati senza un valido motivo ai genitori. La differenza tra questo nuovo caso e quelli citati sta però nella libertà di stampa, con la Russia agli ultimi posti delle classifiche mondiali e una legge contro la propaganda LGBT.

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