Dopo essere stata rifiutata da un B&B, coppia gay viene ospitata dalla Città di San Severo

Dopo che nei giorni scorsi due ragazzi omosessuali si sono visti rifiutare una stanza su Airbnb a San Severo per via del loro orientamento sessuale, la vicenda denunciata da Arcigay ha visto le reazioni di Airbnb e del Comune nei confronti della proprietaria del B&B.

Dal racconto dei ragazzi coinvolti, emerge che durante le procedure di prenotazione della casa a San Severo, in provincia di Foggia, l’host ha contattato i due dichiarando che non avrebbe accettato due uomini, ma solo uomini accompagnate da donne.

A seguito del clamore suscitato dalla vicenda Airbnb ha replicato: «Abbiamo avviato delle indagini appena saputo dell’accaduto e siamo già in contatto con l’ospite per fornire l’aiuto e il sostegno necessari. Non c’è spazio per le discriminazioni su Airbnb, vanno contro i nostri principi e interveniamo ogni qual volta veniamo al corrente di casi di questo genere, anche rimuovendo un utente dalla nostra community».

Ma a difendere i due ragazzi discriminati non è stata solo la piattaforma. Infatti, il comune di San Severo ha offerto ospitalità ai due ragazzi per ripagarli del danno subito. Gianluca Piazzoni, segretario generale di Arcigay, ha dichiarato: «Il gesto della Giunta comunale è importante non solo perché pone rimedio a una situazione grave e spiacevole ma soprattutto perché lancia un messaggio importante».

«Il gesto del Comune, unito a quello dei tanti cittadini di San Severo che in queste ore ci hanno contattato per offrire ospitalità ai ragazzi, smentisce l’odioso commento che abbiamo più volte incontrato sui social network e che fa risalire l’omofobia alla presunta arretratezza di una città o del sud in generale – ha aggiunto Piazzoni – Simbolico ma tutt’altro che secondario, che propria la Puglia è stata una delle prime regioni italiane a eleggere, diversi anni fa, un governatore apertamente omosessuale, cioè Nichi Vendola».

 

Foto copertina: Tobia Gorrio via Wikipedia
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