Le autorità di Istanbul hanno cancellato la terza annuale Queer Olympix all’ultimo minuto, a causa delle cosiddette “sensibilità sociali”. 130 atleti dovevano competere nell’evento, con i soliti eventi olimpici come il salto in lungo, il calcio e il beach volley.
Elif Kaya, uno degli organizzatori dell’evento, ha dichiarato all’AFP: «Ci è stato detto che non abbiamo il permesso per il nostro evento. Abbiamo visto la polizia e due cannoni ad acqua. Le autorità sembrano averci informato del divieto all’ultimo momento, quindi non possiamo fare appello».
Il divieto è stato confermato anche dalla squadra di calcio Atletik Dildao, che ha annunciato su Instagram: «Stamattina; abbiamo appreso che il nostro evento Queer Olympix, che è stato programmato per accadere questo fine settimana (24-25 agosto), è stato bandito dal governatorato distrettuale di Kadıköy come precauzione contro le provocazioni che potrebbero verificarsi a causa delle sensibilità sociali. Il motivo indicato è prevenire possibili crimini; per proteggere la salute pubblica, l’ordine pubblico e la moralità pubblica in conformità con la legge n. 2911, atto 17».
In un post di Facebook, hanno aggiunto: «Abbiamo imparato che se facciamo un “salto in lungo”, minacciamo la salute pubblica, l’ordine pubblico e la moralità pubblica. […] La decisione è stata emessa all’ultimo minuto mentre avrebbe potuto essere presa in qualsiasi momento durante l’anno. Tutto ciò dimostra una cosa: questi divieti mirano a funzionare per opprimerci non solo fisicamente ma anche psicologicamente, per ignorare il nostro sforzo volontario e rifiutare la nostra esistenza».
Istanbul bandisce ormai regolarmente gli eventi pro-LGBTQ, dopo aver bandito la marcia annuale Pride in città per cinque anni consecutivi. L’anno scorso, centinaia hanno marciato per la città nonostante il divieto. L’evento è durato 40 minuti prima che le autorità reprimessero i manifestanti, con l’uso di gas lacrimogeni. Il gruppo per i diritti umani Amnesty Turkey ha anche aggiunto che diverse persone sono state arrestate a seguito della sfilata del Pride.
Vergognoso. Ecco perché non ho ancora visitato la Turchia e non mi sento sicuro ad andarci con il mio compagno. E considerando questi ultimi eventi continuerò a vedere l’antica Bisanzio dalle foto su Internet.
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2 thoughts on “Istanbul bandisce gli eventi LGBT: stavolta è toccato alla Queer Olympix”