Bari, profili fake recensiscono il pub LGBT-friendly: «Hanno malattie veneree»

Il disco-pub Fix It Live di Bari è stato vittima di un attacco omofobo da parte di utenti fake che hanno lasciato delle recensioni negative sulla pagina Facebook del locale. «Mi schifa un po’ andare in un posto dove c’è gente con le malattie veneree»«Si rischia di essere infettati in qualche modo» sono alcune delle frasi che sono state screenshottate prima che tali utenti disattivassero i profili.

Il fatto è stato denunciato in un post Facebook dall’associazione Mixed Lgbti, condiviso da Arcigay Bari. Nel post, Mixed Lgbti scrive: «Ci spaventa che molta gente associ a gay, lesbiche, bisessuali e transessuali le malattie sessualmente trasmissibili, che invecenon discriminano e possono riguardare tutt*. Ci spaventa un linguaggio escludente, che parla di infezioni, trasmette paura e trasuda ignoranza su un argomento che invece richiede grande informazione e consapevolezza».



Tra le recensioni c’è anche l’allusione al fatto che una cliente transessuale del locale si prostituisca, una scelta personale che è finita tra i feedback che dovrebbero limitarsi alla qualità del cibo e del servizio di un pub e non a giudicare la scelta di un* sex-worker.

Giovanni Moretti, direttore artistico della serata LGBT che si tiene ogni martedì, scrive in un commento: «Noi lo scorso anno abbiamo organizzato per la prima volta il party friendly di Fix It Live perché siamo sempre stati free, perché il popolo lgbti è sempre stato presente nel nostro locale e perchè amiamo i party friendly, che riteniamo siano tra i più belli e divertenti per la loro estrosità». Giovanni ipotizza che possano essere stati organizzatori di serate simili a scrivere quelle recensioni, un’ipotesi che, sebbene priva di fondamento, sarebbe ancora più grave in quanto certe frasi sono ciò che c’è di più lontano dal messaggio che dovrebbe dare una persona LGBT+ o LGBT-friendly.

 

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