Donald Trump ha da poco nominato Jenna Ellis, anti LGBT+ e anti musulmana, come consulente legale senior per la sua campagna di rielezione a Presidente degli Stati Uniti.
La Ellis, ha più volte fatto sfoggio della sua omofobia affermando che «I cristiani non possono seguire Dio e accettare o perdonare o partecipare all’omosessualità» sostenendo inoltre che gli uomini gay e bisessuali siano più soggetti a contrarre l’HIV perchè «Non possiamo sfuggire alla legge morale di Dio e alla sua supremazia».
Pare non aver paura di dar voce ai pensieri più omofobi, dato che si è espressa anche sul candidato democratico Pete Buttigieg, gay e cristiano, dicendo che «Se invocherà il nome del suo Creatore, dovrebbe leggere da solo ciò che il suo Creatore dice dell’omosessualità nella Bibbia. La verità non cambia indipendentemente dalla cultura e dall’identità politica dei Democratici».
Non passò inosservata nemmeno la sua risposta in seguito all’attacco al night club Pulse di Orlando, avvenuto nel 2016, con la creazione di una rubrica intitolata “Due errori non fanno un diritto LGBT”. Neanche di fronte a tale tragedia, dove morirono decine di persone, la neo consulente legale di Trump decise di tacere, affermando: «Vorrei essere chiara, la sparatoria di Orlando è stata assolutamente terribile e tragica. Ma la risposta a questa tragedia non dovrebbe essere abbracciare e difendere i diritti degli omosessuali».
Leggi anche:
-
Gli audio omofobi choc del primario e candidato sindaco per il centrodestra: «Tutti nel forno crematorio»
-
Onda Pride: oltre il milione a Roma, resistenza queer anche a Torino, Catania e Bergamo
-
La classifica dei Paesi UE più inclusivi per i professionisti LGBTQ+: tanta strada da fare per l’Italia
-
Inclusività nell’infinito: la NASA lancia una nuova bandiera arcobaleno cosmica
-
Farida Kant: la mia esperienza a Drag Race Italia