Il senatore leghista Sergio Divina: «Preferirei un figlio normale a uno gay»

Nella giornata di ieri, durante un’udienza della Commissione Legislativa della Regione Trentino, ha avuto luogo un acceso scontro tra il consigliere, esponente di Futura, Paolo Ghezzi e il presidente del Centro Santa Chiara, il leghista Sergio Divina. Oggetto del diverbio un’affermazione omofoba pronunciata dal Divina qualche anno fa, quando l’uomo aveva esplicitamente dichiarato di non gradire la possibilità di avere un figlio omosessuale. Ora, alla richiesta di Ghezzi di fare luce sul suo pensiero, il leghista ha rincarato sostenendo di preferire un figlio “normale” a uno gay o con disabilità.

Immediata la denuncia social di Ghezzi: «Poco fa, in quinta commissione legislativa, per smentire di essere omofobo, il presidente del Centro Santa Chiara Sergio Divina, già senatore della Lega e papabile a fare il sindaco di Trento, ha risposto così a una mia domanda: “Mi chiesero: sarebbe felice di avere un figlio omosessuale? Risposi: no, non sarei felice ma lo amerei lo stesso. Così come non sarei felice di avere un figlio con handicap ma lo amerei. Che c’è di male o di strano a dire che preferirei avere un figlio normale?”. NO COMMENT». Al termine delle discussioni in aula, molteplici gli attacchi a Ghezzi, accusato di aver «strumentalizzato» le affermazioni di Divina, mettendo sotto accusa il presidente del principale ente culturale trentino.

In serata l’intervento di Arcigay Trentino, che in una nota dichiara: «Ci sono “differenze” importanti: ad esempio quella tra noi e chi ancora (nel 2020) definisce “anormale” una persona omosessuale o disabile. […] L’episodio, avvenuto oggi in commissione legislativa, è segnale allarmante di una politica che non sa reggere il passo né con il contemporaneo, né con la realtà che la circonda».

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