Foto: SayUncle.com

Coronavirus, si ferma anche il porno. Charged Media: «Attingeremo da filmati inediti»

Stop alla produzione di film porno a causa della pandemia da Coronavirus. Con la diffusione globale della COVID-19, le industrie di tutto il mondo stanno prendendo tutte le precauzioni necessarie per garantire la sicurezza dei propri dipendenti.

Nonostante il panico globale che si andava via via diffondendo, l’industria cinepornografica, fino alla scorsa settimana, non ha interrotto la sua produzione, nonostante gli attori fossero in gran parte diffidenti gli uni con gli altri per via del potenziale contagio.

A dare la notizia dell’alt il network della pornografia gay Say Uncle, che distribuisce in rete video categorizzati del calibro di Family Dick, Brother Crush, Latin Leche, Young Perps, Missionary Boys, Black Gods e Yes Father.

Foto: SayUncle.com

«Tutti ci stiamo impegnando per ridurre al minimo i rischi e la diffusione del virus – ha dichiarato ad Advocate Mars, CEO della Charged Media, casa produttrice dei film di Say Uncle – Mentre desideriamo poter continuare a fare degli incredibili porno per i nostri fan, la nostra priorità è salvaguardare la salute dei nostri dipendenti».

Nonostante il “fermo ai lavori” si ripercuota irrimediabilmente nelle tasche degli attori, lavoratori indipendenti e quindi molto spesso senza un’assicurazione che li tuteli in situazioni come queste, le loro performance saranno comunque distribuite attraverso i classici canali di intrattenimento per adulti.

«Abbiamo un’intera libreria di filmati inediti da cui attingere – ha assicurato Mars – I nostri clienti potranno continuare a godere delle novità che hanno imparato ad amare».

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