Basta una rapida ricerca sui principali canali di diffusione pornografica per accorgersi velocemente che i video a tema quarantena e coronavirus sono tra i più richiesti.
Indagando più a fondo, però, si nota altrettanto velocemente che la maggior parte di essi sono video in cui l’argomento virus è vagamente accennato dalla presenza di una mascherina o in cui il sesso tra le mura domestiche è spacciato per benedetto da Giuseppe Conte.
Da esperto conoscitore dei tòpoi letterari che circondano il panorama pornografico moderno, non posso che dirmi affascinato da questa tendenza.


Ragazzi muscolosi che affrontano con indomito coraggio le restrizioni governative, andando a usufruire dei servigi orali di altrettanto aitanti giovani dotati di mascherina. Chirurgica, non FFP3 perché quelle non si trovano neanche nei porno. Twink che scoprono di essere attratti dal patrigno e provano a sedurlo per combattere la noia della quarantena. Uomini in lockdown che si allenano in solitaria con dilatatori per tentare di vincere il salto sull’asta quando tutto tornerà alla normalità. Periodo storico che vivi, fetish che scopri, quindi. Ma non è solo questo.
Il kink delle mascherine è noto da tempo all’industria dei film per soli adulti, ma non basta a giustificare una tale tendenza nelle ricerche per temi. Quello che con molta più probabilità sta accadendo è la voglia delle persone costrette a casa di alleggerire questa tematica opprimente, vedendone un lato più leggero.
L’immaginare un’evasione dalla routine quotidiana, che in questi giorni sta diventando sempre più soffocante, può essere più erotica dell’ennesimo discorso del Presidente del Consiglio. E se un video datato di gente che si masturba o pratica outdoor con l’aggiunta posticcia di COVID-19 nel titolo può dare un sollievo a questi giorni rinchiusi in casa e impedire la ricerca di sesso clandestino tramite le app per incontri, ha la mia benedizione. Non il mio apprezzamento critico, sicuramente, ma la mia benedizione sì.

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