Il fondatore di Twinks 4 Trump organizza un Corona Party per “immunizzarsi”

Quello che sembra il titolo di un porno dalla trama degna della rubrica CummingSoon è purtroppo una notizia vera: Lucian Wintrich, sostenitore gay del presidente statunitense Donald Trump, ha organizzato una festa tra amici al fine di infettarsi reciprocamente e diventare – a loro dire – immuni.

Wintrich è un ex reporter della Casa Bianca e il fondatore della campagna Twinks 4 Trump, la quale vedeva dei seducenti ragazzi twink indossare il famoso cappellino “Make America Great Again” durante la scorsa campagna elettorale per le presidenziali USA, nonostante le posizioni anti LGBT+ del loro sostenuto fossero di pubblico dominio.

Il 31enne ha raccontato in un’intervista al New York Post di aver invitato, alcuni giorni fa, una ventina di amici nel suo modesto appartamento di New York con un messaggio che recitava «Non possono diagnosticarci tutti! Non lavarti le mani, porta il tuo piatto preferito!», corredato dall’immagine di un virus su una forchetta e un bambino con la varicella.

La folle idea del Corona Party di Wintrich è infatti ispirata dai Varicella Party che si facevano un tempo e tornati di moda a causa dei no-vax, ovvero quella di contrarre volontariamente il Coronavirus, sicuro che né lui né i propri amici avrebbero avuto complicazioni, senza essere un medico per stabilirlo e ignorando i casi di giovani persone decedute per la COVID-19 nel nostro Paese, per non parlare del rischio di recidiva della malattia, ancora oggetto di studio da parte degli scienziati. L’uomo ha tenuto tuttavia a rassicurare: «Non voglio frequentare persone con più di 50 anni e rischiare di infettare i più vulnerabili».

«Quando la Gran Bretagna fu bombardata dalla Germania nazista durante la guerra, tenevano aperti i fottuti negozi. La gente conduceva la propria vita» ha affermato uno dei partecipanti al party, che ritiene la propria libertà privata dalle misure restrittive. Tale dichiarazione che ci conferma che l’uso di termini come “guerra”, “trincea” o “nemico invisibile” possano essere fuorvianti e quindi pericolosi, come spiega bene un articolo dell’esperta di comunicazione Annamaria Testa per l’Internazionale.

Secondo Wintrich, i funzionari della sanità pubblica stiano esagerando la gravità dell’attuale pandemia e che il peggio non accadrà mai a lui o a nessuno che conosce. Noi glielo auguriamo, ma speriamo prima di tutto che con il suo comportamento non metta in pericolo la salute degli altri. E se a qualcuno venisse in mente di emulare il Corona Party: please, don’t try this at home!

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