Foto: Bruno Boni (Instagram)

L’ex pornoattore Bruno Boni: «Ho l’HIV, metto al servizio degli altri la mia storia»

L’ex pornoattore fiorentino Bruno Boni ha deciso di fare un importante coming out con un post Facebook, nel quale ha comunicato ai propri follower di essere sieropositivo all’HIV.

«Domani sarà il giorno della Liberazione e ho deciso di celebrare la mia facendo a distanza di vent’anni il mio secondo coming out – ha premesso il 38enne – Ho bisogno come allora di ricomporre i pezzi, saldare chi sono con ciò che racconto di me e lo faccio perché io non sono l’infezione che mi è capitata».

Bruno ha così rivelato che convive con l’HIV da 7 anni, conducendo una vita normale grazie alla terapia antiretrovirale. «Non c’è niente di eroico in quel che faccio: un sorso d’acqua, una pasticca al giorno e controlli regolari. Fine – sottolinea Boni – Lo dico forte dell’anno di vita che la leggerezza con cui ne parlo mi è costato, anno che ho impiegato a capire che in fondo avevo ancora voglia di vivere».

Il passato di Bruno, protagonista di film porno per importanti case di produzione come Lucas Kazan e Tim Tales, può far pensare a un nesso tra il suo lavoro e la sua sieropositività. Proprio per questo precisa: «Tempi, test e precauzioni prese non coincidono, è successo prima. Onestamente non ho ancora saputo dare spiegazione a quanto accaduto, so solo di aver agito facendo sempre tutto il necessario per proteggere me stesso e gli altri, salvo poi accorgermi che non è stato sufficiente».

Boni ha infine ringraziato chi gli è stato accanto, vale a dire il suo compagno conosciuto 16 anni fa e a cui si è unito civilmente, e i propri genitori. Alla vigilia del 25 aprile, è un coming out di “Liberazione”, ma soprattutto il modo per dare forza a chi vive la stessa condizione: «Lo faccio per dare un senso e mettere al servizio degli altri la mia storia, un modo per risarcire il debito di riconoscenza che ho nei confronti delle persone a cui devo tutto».

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Niente, entrando in garage per prendere una chiave inglese mi son detto che togliere la maglia e fotografarsi sarebbe stata un’idea grandiosa. Avrei voluto crederci di più mentre poi effettivamente l’ho fatto ma ancora non sono riuscito a debellare la vocina che ogni volta mi ripete quanto queste cose siano stupide. Ora invece c’è un’altra vocina a ricordarmi che Instagram non è il mio analista e che dovrei risparmiarvi tutta questa pippa, anche se confido nel fatto le didascalie effettivamente non le legga nessuno. Quante vocine affollano la mia testa ora, sembra un party ma senza salatini e senza gente ubriaca. Però vi giuro che non sono pazzo, mi serviva solo una chiave inglese. #instagood #gayman #musclebear #leatherjacket #hairy

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