Lo scorso 17 maggio, in occasione della giornata mondiale contro l’omobitransfobia, a Genova un gruppo di sei ragazzi ha violato le restrizioni previste dal DPCM sul Coronavirus per girare un video in cui incitavano all’odio nei confronti delle persone LGBT+, per poi caricarlo su Instagram con la scritta: «Gay Pride morite» in mezzo ad altri post in cui apostrofano le donne come «put**ne». Post poi cancellato insieme a delle scuse.
Ne dà notizia il comitato del Liguria Colorata Pride, che in un post Facebook ha dichiarato di aver denunciato i protagonisti del video. «Odiare ha un peso – si legge nella nota – forse per la coscienza o anche solo per la paura quando gli effetti sono diversi da quelli che si erano considerati. Odiare ha delle conseguenze, nelle relazioni famigliari e con gli altri, se gli altri ti fanno sentire quello sbagliato. Odiare ha un costo, perché, nonostante quello che fanno credere certi politici che diffondono odio e salgono nei sondaggi, la legge può punire questi comportamenti».
Un atto legale ma anche politico, dunque, quello del coordinamento che ogni anno organizza in Liguria la manifestazione simbolo dell’orgoglio LGBT+, che ha ringraziato le avvocate Elena Fiorini ed Ilaria Gibelli per il loro aiuto.
Il Coordinamento Liguria Rainbow ha deciso di agire legalmente nei confronti dei sei ragazzi genovesi, che il 17 maggio,…
Slået op af Liguria Pride i Tirsdag den 19. maj 2020
Anche l’associazione Arcigay Genova è intervenuta nella vicenda con una lettera al sindaco Marco Bucci e al Direttore Generale dell’Ufficio scolastico regionale della Liguria Ettore Acerra, nella quale viene sottolineato come questo grave fatto dimostri quanto sia «evidente l’urgenza e l’improcrastinabilità già dal prossimo anno scolastico di attività educative positive contro la discriminazione e l’omofobia».
Ciao ragazzi!In tanti ci avete segnalato questo video omofobo girato a Genova che da un po’ di ore sta circolando in…
Slået op af Gruppo Giovani Arcigay Genova i Tirsdag den 19. maj 2020
Nella speranza che gli auspici pronunciati dal Presidente Mattarella, dal premier Conte e dalla ministra Bonetti nel corso della giornata contro l’omotransfobia si trasformino, al più presto, in una legge che punisca i crimini e i discorsi di incitamento all’odio omotransfobico, oltre che a tutelare le vittime, ci auguriamo che la denuncia del Liguria Pride possa insegnare che l’odio non è un’opinione né una bravata.
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