Foto: Municipio di Nieuwegein

Città olandese ritira il gemellaggio al Comune polacco dichiaratosi “zona LGBT-free”

Il consiglio comunale di Nieuwegein, cittadina olandese a sud di Utrecht, ha deciso di ritirare il gemellaggio con di Puławy, dopo che questo si è dichiarato una “zona LGBT-free”, ovvero uno dei 100 comuni polacchi che coprono un terzo del Paese e che hanno promesso di scoraggiare la tolleranza ed evitare di fornire assistenza finanziaria alle ONG che lavorano per promuovere la parità di diritti delle persone omosessuali, bisessuali e transgender.

Come riportato da The Guardian, ventisei consiglieri su ventisette hanno votato a favore del termine della relazione di amicizia con la città della Polonia orientale che è stata un tempo un luogo famoso per la cultura e che è oggi un centro industriale. Dopo di che, il nome della città gemellata sui cartelli stradali all’ingresso di Nieuwegein è stato coperto con degli adesivi arcobaleno, simbolo dell’orgoglio LGBT+.

«Impostare le zone franche gay è un affare serio e il nostro consiglio ha rilasciato una dichiarazione molto chiara che ciò non è accettabile – ha detto l’assessora Marieke Schouten – Siamo una città arcobaleno. E siamo entrambi parte dell’Europa, in cui crediamo che chiunque tu sia, indipendentemente dal tuo orientamento, tu possa essere lì nello spazio pubblico. Essa non include una zona priva di gay».

Nieuwegein non è la prima città europea ad aver ritirato il proprio gemellaggio per questo motivo. Lo scorso febbraio, il comune di Saint-Jean-de-Braye, in Francia, ha fatto altrettanto con Tuchów, paesino nel sud della Polonia.

Il Grande Colibrì, insieme all’Associazione Radicale Certi Diritti e a All Out e in accordo con gli attivisti polacchi, ha scritto una lettera ai sindaci e ai presidenti delle regioni italiane che hanno stretto gemellaggi con i territori che si sono dichiarati LGBT-free. Sono tre le regioni coinvolte: il Piemonte gemellato con il voivodato di Łódź, il Veneto con il voivodato di Lublino e il Molise con Nowy Sącz. I comuni interessati sono invece Brindisi, Isernia, Massa, Prato, Cassino (FR), Chivasso (TO), Crescentino (VC), Menconico (PV), Palombara Sabina (RM), Racalmuto (AG) e Uggiate-Trevano (CO). Potete dare il vostro contributo firmando la petizione di All Out che ha superato le 62mila adesioni.

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