«Verrete emarginati. Vi bruceremo nei forni»: due attacchi omotransfobici ad esponenti del PD in 24 ore

Non è bastato il vergognoso commento nei confronti di Elly Schlein da parte di Marco Gervasoni – che ha poi affermato si trattasse di un esperimento sociale -, nelle ultime ore si sono verificati sui social due gravi attacchi di matrice omotransfobica nei confronti di altrettante persone. Si tratta di Emanuele Fiano, deputato del Partito Democratico sposato con una donna, e di Eva Giardina, donna transgender che sostiene pubblicamente il sindaco del PD al comune di Poggiomarino, in provincia di Napoli.

Nel primo caso un utente Facebook non identificato, in quanto sembra essere stato bannato o aver bloccato l’onorevole Fiano, gli ha scritto su Messenger: «Fanno bene a inviarti le foto di Hitler, ric**ione. Tanto stiamo di nuovo tornando, vi bruceremo ancora nei forni. Ebreo».

Un attacco che ricorda le minacce ricevute alcuni mesi fa da Alessandro Zan, relatore del disegno di legge contro l’omotransfobia, che ha espresso solidarietà al compagno di partito. «A Emanuele Fiano un abbraccio per le ennesime, vergognose minacce – ha scritto il politico padovano su Twitter – L’originalità di questi haters è evidentemente proporzionale al loro QI. Fermiamo l’odio!».

È stato più prolisso l’hater di Eva Giardina, che in un fiume di hate speech ha messo in fila misgendering, deadnaming, transfobia e sessismo. Sono frasi disgustose e irripetibili quelle negli screenshot pubblicati dalla donna su Facebbok, offese alla sua persona che si basano sullo stereotipo della donna trans che si prostituisce e parole che vogliono, anzi vorrebbero, incutere timore a chi appartiene a una minoranza discriminata. «Goditi questi pochi giorni ancora – scrive (tra le altre cose) l’utente con un profilo fake – la gente come te verrà emarginata e messa da parte […] Abbassa la testa, sei ridicola… o meglio dire ridicolo?».

«Voglio porre l’attenzione sull’attacco transfobo, misogino e maschilista che non solo attacca me, ormai abituata a certe bassezze ma soprattutto ogni uomo e ogni donna che frequenta la sede elettorale di Giuseppe Annunziata – scrive Giardina – Con loro mi scuso a nome di questa gente perché se io ho la pelle dura per sopportare certe vessazioni, qualcuno potrebbe soffrirne e questo non mi va». Numerosi messaggi di solidarietà sono giunti ad Eva, tra cui quello del candidato sindaco avversario.

In attesa che le associazioni competenti ascoltino la mia richiesta di aiuto, pubblico ciò che mi è stato scritto ieri…

Slået op af Eva GiardinaMandag den 7. september 2020