Love is Love, l’opera metafisica di Achille Lauro nella Mole Antonelliana

In occasione dell’ultima giornata della 35esima edizione del Lovers Film Festival di Torino, con la direzione artistica di Vladimir Luxuria, Achille Lauro ha dato vita alla sua prima opera d’arte metafisica. L’installazione dell’iconico artista ha avuto luogo all’interno della Mole Antonelliana, simbolo della città sabauda e sede del Museo del Cinema.

L’opera simboleggia l’essere oggetto di discriminazione per il proprio genere o il proprio amore: due persone, rinchiuse in una gabbia esibiscono il proprio sentimento nella metafora circense della spettacolarizzazione di qualcosa che non dovrebbe necessitare del giudizio e dell’approvazione del pubblico. Insieme alla coppia, nella gabbia è presente un dipinto di Achille Lauro, con la scritta Love is Love a dare il titolo all’opera.

Il cantautore romano ha inoltre deciso di partecipare all’intervista “Conversazioni maleducate”, fissata in serata all’interno del programma del Lovers Film Festival, in remoto «in conformità con le nuove disposizioni di sicurezza per il Covid-19 e per disincentivare la mobilità tra regioni».

Nell’ultima giornata di festival sono stati premiati i film vincitori. Tra questi, il lungometraggio Adam di Rhys Ernst con il Premio Ottavio Mai assegnato da una giuria composta da cinque studenti dell’Università degli Studi di Torino presieduta dall’attore e attivista LGBT+ Pietro Turano, mentre ben tre riconoscimenti (Premio Giò Stajano, Premio Torino Pride e Premio Giuria Young Lovers) sono stati assegnati al film a tematica trans Alice Júnior di Gil Baroni.

1 thought on “Love is Love, l’opera metafisica di Achille Lauro nella Mole Antonelliana

Comments are closed.