Presidenziali USA, elette l’ally Ocasio-Cortez e la prima senatrice trans Sarah McBride

Mentre lo spoglio dei voti delle presidenziali degli Stati Uniti è nel caos per via dell’incertezza dei risultati e per le dichiarazioni del presidente uscente Donald Trump vuole arrogarsi la vittoria, accusando l’avversario di frode e recandosi alla Corte Suprema, due buone notizie giungono d’oltreoceano. Si tratta della vittoria di due politiche virtuose rispetto alla rivendicazione e alla tutela dei diritti LGBT+: Alexandria Ocasio-Cortez e Sarah McBride.

AOC – così viene chiamata in breve la più giovane parlamentare eletta al Congresso degli Stati Uniti due anni fa – si è dimostrata negli ultimi mesi una grande transfemminista e un’ally delle minoranze, incluse le comunità LGBT+. La sua è una vittoria schiacciante: con quasi il 69% delle preferenze ha battuto il repubblicano John Cummings.

«Servire il distretto di New York 14 e lottare per le famiglie di lavoratori al Congresso è stato il più grande onore, privilegio e responsabilità della mia vita – ha scritto Ocasio-Cortez su Facebook – Ringrazio il Bronx e il Queens per avermi rieletto nonostante i milioni di dollari spesi per batterci, e per avermi dato fiducia per rappresentarvi ancora una volta».

Ma l’elezione storica è soprattutto quella di Sarah McBride: l’attivista LGBT+ sarà la prima persona trans a rivestire il ruolo di senatrice degli Stati Uniti. McBride ha svolto un ruolo fondamentale nella lotta per le protezioni contro la discriminazione LGBT+ in Delaware – dove è stata eletta – e ha fatto pressioni affinché l’Equality Act estendesse le protezioni a livello nazionale. «Ce l’abbiamo fatta – ha esultato su Twitter – Abbiamo vinto le elezioni generali».

 

 

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