La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo

Alle ore 12:40 di oggi, la Camera dei Deputati ha finalmente approvato con voto segreto il disegno di legge Zan contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, con 265 voti favorevoli, 193 contrari e 1 astenuto. Stando alle intenzioni di voto espresse, a votare favorevolmente sarebbe stata tutta la maggioranza (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Italia Viva e Liberi e Uguali) e cinque deputati di Forza Italia (Giusi Bartolozzi, Renata Polverini, Stefania Prestigiacomo, Matteo Perego ed Elio Vito).

L’importante traguardo è stato raggiunto a distanza di più di un anno da quando l’iter della legge è stato avviato, con diversi slittamenti causati dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di Covid-19 e con un rallentamento dei lavori a causa dell’ostruzionismo dell’opposizione.

L’esame del ddl Zan si è concluso con il voto finale della Camera, preceduto dai voti agli emendamenti all’articolo 6, quello riguardante l’istituzione della giornata nazionale contro l’omo-lesbo-bi-transfobia. Il punto critico di questo articolo è stato la celebrazione di tale giornata nelle scuole, con delle iniziative di promozione del rispetto delle differenze, criticate dalla destra con il solito spauracchio del gender.

Nonostante il voto segreto, gli emendamententi sono stati respinti, passando al Senato un testo fedele all’originiale, fatta eccezione per l’aggiunta dell’abilismo tra le forme di discriminazione contrastate dal ddl, la discussa clausola salva-idee e la soppressione dell’articolo 10, riguardante le coperture finanziarie, poiché i fondi per i centri anti-violenza sono stati già previsti dal decreto legge Agosto.

«La Camera ha approvato la legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo – ha scritto il relatore Alessandro Zan su Twitter Un grande passo avanti contro discriminazioni, odio e violenze. Con lo stesso impegno e la stessa tenacia inizieremo il percorso al Senato. L’Italia raggiungerà questo traguardo di civiltà».