Sebbene abbia dimostrato grande coraggio e determinazione, denunciando la propria stalker, sembra non finire l’incubo di Alessia, la ragazza tansgender di Altavilla Irpina presa di mira da una concittadina per via della propria identità di genere. Nonostante, dopo un servizio de Le Iene, per la donna siano stati disposti gli arresti domiciliari e il diviedo di contattare la vittima, questa continuerebbe a ricevere i suoi insulti transfobici e le sue minacce.
A raccontarlo è la stessa giovane ragazza, che nel frattempo ha compiuto 18 anni, tramite un articolo pubblicato sul sito del programma di Italia1. Un comportamento grave, come precisa il legale di Alessia: «Violando le restrizione degli arresti domiciliari, si potrebbe arrivare ad un aggravamento della misura con la custodia cautelare in carcere».
La giovane, insieme alla madre, aveva fatto vedere all’inviato Nicolò De Vitis le minacce ricevute sul proprio cellulare, del tenore di «ti devo far sfregiare a vita», e che si andavano a sommare agli insulti e agli sputi ricevuti per strada. Durante il servizio, la donna aveva negato la propria responsabilità dei messaggi, affermando prima di non averli mandati, per poi sostenere – davanti all’evidenza – di non ricordare di averli inviati e di avere problemi di salute, impegnandosi a risolverli e a lasciare in pace Alessia.

NEG Zone nasce nel settembre 2017, con il nome di Non è Grindr, dalla realtà locale del gruppo Salento & GLBTQ* per la condivisione di contenuti di informazione riguardanti la cultura LGBT e la cultura queer.
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