Ddl Zan, sono più di mille gli emendamenti presentati al Senato

Alle ore 12 di oggi, martedì 20 luglio, è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti al ddl Zan al Senato e finalmente è possibile conoscere quali forze politiche hanno proposto modifiche al testo approvato alla Camera e quali no. In totale, gli emendamenti sono più di un migliaio, la maggior parte dei quali sono presentati dalla Lega, che getta così la maschera della finta volontà di mediare.

Sono 672 gli emendamenti presentati dal partito di Matteo Salvini, al quale si sommano una ventina a firma del vicepresidente del senato, Roberto Calderoli. L’intento dello spropositato numero di richieste emendative appare evidentemente ostruzionistico, sebbene ancor oggi il leader del Carroccio sostiene di voler mediare e di aver fissato un incontro con delle realtà gay per mettere fine allo scontro. Realtà che non ci è dato conoscere, dal momento che all’interno della mobilitazione delle oltre 100 associazioni e collettivi LGBT+ e transfemministi che hanno chiesto l’approvazione immediata della legge nessuno è stato coinvolto.

Non si è fatto attendere il commento della Monica Cirinnà. «672 emendamenti solo dalla Lega – scrive in un tweet la senatrice del PD – Concordati con Orban? Ecco il dialogo auspicato da alcuni. Non abbiamo mai avuto dubbi. Condizioni politiche per mediazioni non ci sono mai state. Basta con la tattica. Basta insulti alla dignità delle persone. Ddl Zan subito e senza modifiche». «Chissà se per Renzi e IV ripeteranno ancora che una mediazione è possibile – scrive in un tweet Gianmarco Capogna di Possibile LGBTI+ – Quale intesa può esserci con chi propone 672 emendamenti? È tempo di scegliere da che parte stare. Io sto con con la comunità LGBT+».

Agli emendamenti leghisti si sommano i 134 di Forza Italia, i 127 di Fratelli d’Italia, una sessantina presentati dalla senatrice Paola Binetti (UDC) e almeno 8 quelli dal gruppo misto. Sebbene Renzi aveva detto che il suo partito non avrebbe presentato emendamenti, sono 4 quelli a firma dei senatori Giuseppe Cucca e Davide Faraone di Italia Viva. Ce ne sono poi altri 4 da parte della senatrice Julia Unterberger (Autonomie). Nessun emendamento è invece stato presentato da PD, M5S e LeU.

La discussione del ddl Zan riprenderà alle 16:30, ma appare ormai inevitabile uno slittamento del voto a settembre.