Karina e Kelly, fidanzate e contamporaneamente incinte con l’inseminazione artificiale

Karina Rincon e sua moglie Kelly Mesa hanno partorito, nel luglio dello scorso anno, ad esattamente tre giorni di distanza l’una dall’altra. Le due donne avevano il forte desiderio di diventare mamme ma non potendo rivolgersi ad una clinica della fertilità, dato il costo oneroso a cui sarebbero dovute andare incontro, hanno deciso di acquistare online un kit per l’auto inseminazione alla modica cifra di 89 dollari.

Karina e Kelly sono originarie del Venezuela posto in cui, all’epoca della scuola, si sono incontrate per poi trasferirsi negli Stati Uniti dopo la laurea che ha permesso loro di iniziare la carriera di ingegnere biomedico. Entrambe hanno avuto delle relazioni con degli uomini e Karina si è resa conto di provare dei sentimenti romantici per Kelly quando quest’ultima le parlava dei suoi vari fidanzati. Ha deciso di confessarle il suo amore solamente quando entrambe si sono ritrovate a Miami. Karina dichiara al quotidiano Metro: «Ero così nervosa poiché non avevo idea di come l’avrebbe presa ma dovevo dirle come mi sentivo. Fortunatamente provava lo stesso».

Le due donne hanno tenuto la loro relazione nascosta fino al 2017 quando, poco prima di sposarsi, hanno fatto coming out e non tutti i loro cari hanno approvato l’unione tra le due donne. Karina tiene a precisare che «fare coming out è un processo molto difficile. Deve venire prima da te, accettare chi sei e capire che non stai facendo nulla di male».

«Crescendo, non pensavo di volere dei bambini – ha spiegato Kelly – Volevo concentrarmi sulla mia carriera e studiare ma Karina ha cambiato tutto. Ha sempre desiderato essere una mamma. Il mio amore per lei ha modificato la mia idea». Rivolgersi ad un’agenzia per la fertilità sarebbe costato migliaia di dollari, solo per cercare potenziali donatori di sperma a cui sarebbero dovuti essere sommati i soldi per l’inseminazione, i farmaci e tutto ciò che sarebbe potuto servire alla gravidanza.

All’inizio del 2018 però le due donne hanno scoperto un’azienda online che offriva kit di inseminazione artificiale a casa, ma volendo sapere di più sull’uomo che avrebbe donato il suo sperma hanno deciso di rivolgersi a una piattaforma online che abbina le coppie che cercano di creare una famiglia con potenziali donatori. In poco tempo hanno ricevuto decine di risposte, che dopo essere stata vagliate si sono ridotte a soli due potenziali donatori, i quali hanno conosciuto di presenza le due donne prima che queste ultime prendessero la loro decisione finale.

Contemporaneamente allo scorrere di questa vicenda, a Kelly era stato offerto un nuovo lavoro a Los Angeles quindi prima di trasferirvici entrambe le donne hanno deciso di sottoporsi all’inseminazione. In seguito vi è stata molta incertezza circa la riuscita della stessa, ma sottoponendosi ad ulteriori esami hanno scoperto che entrambe erano rimaste incinte. «Non potevamo crederci – confida Karina – quali erano le probabilità? Entrambe abbiamo capito come si sentiva l’altra… L’unica cosa difficile è stata condividere il letto con due pance enormi».