Un giudice dell’immigrazione nel Regno Unito ha respinto la richiesta di asilo di un migrante, che si era dichiarato omosessuale e dunque aveva diritto a restare per la propria sicurezza, perché «non aveva un comportamento gay e non si guardava attorno in modo effeminato». Dunque l’uomo non è credibile come gay sulla base di alcuni stereotipi
A denunciare il fatto è l’avvocata dell’uomo, Rehana Popal, che ha aggiunto: «Come nota a margine, (il giudice, ndr) scrive anche “sulla scena gay i giovani sono molto apprezzati”. Sono assolutamente sbalordita e disgustata».
Leila Zadeh, direttrice del gruppo di immigrazione gay e lesbiche del Regno Unito (UKLGIG), ha dichiarato che a FreeMovement: «Purtroppo questa non è l’unica volta in cui abbiamo visto un giudice prendere una decisione basata su stereotipi. Ci sono altre determinazioni che contengono commenti su come le donne lesbiche hanno scelto di acconciarsi i capelli o giudici che non credono all’orientamento sessuale dei richiedenti asilo perché non hanno avuto più partner sessuali».
Un caso che ci ricorda quanto gli stereotipi all’interno della società possano essere pericolosi e necessitano di essere combattuti.
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