Diego Fusaro porta a teatro “Bibbiano – Il gender è già fra Noi”

Bibbiano è diventato uno spettacolo teatrale. Quando sembrava che più di così non fosse possibile strumentalizzare, ecco che arriva Diego Fusaro a raschiare il barile del cattivo gusto e dell’omofobia.

Sì, omofobia, perché associare Bibbiano alla fantomatica “teoria gender”, dunque alle persone LGBT+, è politicamente fazioso e non può avere altre ragioni se non quella di voler alimentare l’odio nei confronti delle minoranze sessuali, delle persone che per costruire attorno a sè un nucleo famigliare devono affrontare un’Odissea.



Come abbiamo spiegato diverse volte, il caso Angeli e Demoni di Bibbiano riguarda 10 affidi (presunti) illeciti, di cui solo uno riguarda una famiglia arcobaleno. Ma ogni volta che i sovranisti vi parleranno di Bibbiano, ne faranno una questione di ideologia LGBT, di teoria del gender, manipolando la realtà. Il fine è raccogliere consensi, come si è lasciato scappare un rappresentante di Fratelli d’Italia in una confidenza a un’attivista. Nonostante per i giudici del tribunale dei minori «il sistema è sano», la destra continua a portare a un livello generale ciò che è la responsabilità di pochi individui, facendo arrivare il caso persino in Taiwan.



Venerdì 29 novembre, il filosofo torinese sarà protagonista di uno spettacolo musicale a Senago, in provincia di Milano, con il benestare dell’amministrazione comunale. La sindaca leghista Magda Beretta ha infatti sponsorizzato e difeso l’iniziativa sulla propria pagina Facebook, sottolineando che la sua città ospiterà la prima dello spettacolo.

Le critiche non hanno tardato ad arrivare. C’è chi ironizza con commenti come «A quando Bibbiano: il musical?» o «Quando la realtà supera ogni più pornografica fantasia», mentre qualcun altro cerca di spiegare come non vi sia alcun nesso tra i fatti di Bibbiano e il gender. Commenti che non devono essere piaciuti alla sindaca, che ha sbottato: «Tutti filosofi qui sotto, buona continuazione. Bacioni» .

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