! * Cronaca

Pisa, bruciata la bandiera arcobaleno appesa alla finestra del figlio di due papà

È un atto simbolico che fa riflettere molto quello denunciato dall’associazione Famiglie Arcobaleno in un post Facebook: alla vigilia del Pride Month, il mese dell’orgoglio LGBT+, la bandiera arcobaleno esposta alla finestra della casa di una famiglia di San Giuliano Terme (in provincia di Pisa), formata da due papà e un bambino, è stata bruciata durante una notte come tante altre.

«Dormivamo e abbiamo sentito uno strano scampanellio alla porta, ma non ci abbiamo fatto molto caso – ha raccontato uno dei due uomini a GayPost.it – Poi, quando questa mattina ci siamo alzati e abbiamo aperto la porta abbiamo trovato la bandiera incenerita e l’impronta delle fiamme sul muro. Nostro figlio, Luigi, ci è rimasto malissimo perché la bandiera era appesa proprio dalla sua finestra. “Perché hanno bruciato il mio arcobaleno?” ci ha detto dispiaciutissimo».

A dar vita a quello scampanellio era stato un vicino, che vedendo la bandiera tra le fiamme si è avvicinato per spegnerla, evitando il peggio visto che l’incendio poteva raggiungere la stanza del piccolo. Un’altra vicina ha raccontato di aver visto uscire dei ragazzi dal circolo Arci situato nelle vicinanze e appiccare il fuoco alla bandiera.

«Mentre il Parlamento ancora non si decide ad approvare una legge contro l’omo-lesbo-bi-transfobia, a farne le spese intanto sono le persone gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e transgender – tuona Gianfranco Goretti, presidente di Famiglie Arcobaleno – E se il più delle volte la violenza contro di noi è verbale, fatto già di per sé stesso grave, molte, troppe volte si arriva addirittura alla violenza fisica o ad atti intimidatori come quello verificatosi ieri in un comune toscano. È ora che lo Stato italiano si assuma la propria responsabilità se non vuole, per la sua inerzia, essere tacciato di colpevolezza di fronte ai continui episodi di omofobia».

«Quella bandiera ha un preciso significato, parla di libertà, inclusione, rispetto, non violenza – sottolinea il sindaco Sergio Di Maio – Il lavoro da fare all’interno delle famiglie è grande, a quanto sembra. Il nostro compito è promuovere una socialità basata sui valori completamente differenti da quelli che considerano l’atto di bruciare una bandiera arcobaleno un “divertimento”, magari da bollare come semplice “ragazzata”. Niente di più sbagliato. Il Comune di San Giuliano Terme ha lavorato e continuerà a lavorare affinché questi singoli gesti non vengano solo condannati, ma affinché nelle scuole, nella comunità e nelle famiglie di promuova un impegno concreto nell’ambito della lotta alle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere».

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