Foto: Grindr/Instagram

Black Lives Matter, Grindr rimuove il filtro etnico dall’app

Grindr ha affermato in un tweet che rimuoverà il suo filtro etnico in solidarietà con il movimento Black Lives Matter. La risposta dell’app di incontri è arrivata dopo diversi giorni di violente proteste negli Stati Uniti, scatenate dall’omicidio di George Floyd, morto il 25 maggio mentre era sotto la custodia della polizia di Minneapolis. Finora l’app per incontri consentiva agli utenti paganti di impostare le preferenze per “etnia”, tra gli altri criteri che specificano i tipi di persone con cui desiderano connettersi.

Il 29 maggio Grindr aveva twittato «Chiediamo giustizia. #BlackLivesMatter», con un link per ulteriori informazioni. Ciò aveva spinto diversi utenti ad accusare la compagnia di ipocrisia, in quanto l’app è già da diverso tempo criticata per il suo scarso controllo su razzismo, transfobia e plumofobia.

A seguito delle critiche Grindr ha cancellato il suo tweet e il 1° giugno ha pubblicato un nuovo messaggio che spiega il suo cambio di posizione. «Non staremo in silenzio, e non saremo inattivi – si legge nel post – Continueremo a combattere il razzismo su Grindr, sia attraverso il dialogo con la nostra comunità sia con una politica di tolleranza zero per il razzismo e le discriminazioni sulla nostra piattaforma. Come parte di questo impegno e in base al vostro feedback, abbiamo deciso di rimuovere il filtro per le etnie dalla nostra prossima versione». L’azienda ha inoltre annunciato che avrebbe fatto delle donazioni al Marsha P. Johnson Institute e alla Black Lives Matter e ha esortato i suoi utenti «a fare lo stesso, se è possibile».

In un post su Instagram, Grindr ha dichiarato che stava pianificando di annunciare l’iniziativa #PridePerseveres, «ma alla luce delle violenze e ingiustizie in corso come possiamo organizzare un mese di festeggiamenti quando tanti di noi soffrono? Come possiamo celebrare l’orgoglio senza riconoscere che non avremmo nemmeno un Pride Month se non fosse per i coraggiosi neri, marroni, trans e queer la cui rivolta contro la polizia di Stonewall ha dato vita al moderno movimento per i diritti LGBTQ+?». La società ha quindi aggiunto: «È nostra responsabilità parlare contro l’odio e la violenza che una parte così vitale della nostra comunità continua ad affrontare».

Mentre alcuni utenti di Grindr hanno accolto con favore la rimozione del filtro, altri hanno affermato che la società ha impiegato troppo tempo per implementare la modifica, facendo il minimo indispensabile. Qualcuno ha fatto notare che questo è successo solo grazie ai bianchi che parlano sui social media. In effetti, i post sui social media più condivisi scritti per far vergognare Grindr sono stati pubblicati da uomini bianchi gay, mentre per anni, le persone di colore LGBT+ che hanno segnalato il problema del filtro etnico, non solo non hanno ricevuto risposta, ma in qualche caso sarebbero stati bloccate dalla compagnia.

Pur non essendo stato indicato quando verrà rilasciata la prossima versione di Grindr, questa modifica libererà gli utenti di colore che usano l’app da un’esperienza tossica, tra insulti razziali e oggettizzazioni della loro persona per feticismi collegati al colore della pelle.

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