Omotransfobia, l’Ue è pronta ad aprire procedure di infrazione contro Paesi omofobi

Giro di vite contro le discriminazioni basate sull’omotransfobia: dopo la notizia della lettera inviata ai governatori della Polonia, l’Ue continua a premere contro le disuguaglianze. Lo fa con un discorso della commissaria per l’uguaglianza Helena Dalli in cui condanna le misure discriminatorie messe in atto da alcuni Pesi nel periodo della pandemia, ventilando l’apertura di procedure di infrazione per quegli Stati che non si allineeranno con i principi di uguaglianza europei.

Come riportato da EuNews, la commissaria afferma che sarà decisa «nell’affrontare ciò che è necessario fare per combattere la discriminazione», aggiungendo che entro la fine dell’anno sarà predisposta una strategia anti discriminazione che è stata solo rimandata a causa della pandemia.

Senza mezzi termini, Helena Dalli si rivolge a Polonia e Ungheria affermando che «non ci sono buone notizie» e condannando le misure messe recentemente in campo dalle due Nazioni, rispettivamente zone LGBT free e mancato riconoscimento della modifica del sesso all’anagrafe, sottolineando come l’esecutivo stia monitorando attentamente la situazione in questi due Paesi.

Si spera dunque che dove non è riuscito il buon senso riuscirà la paura delle sanzioni.

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