L’Unione Europea si è dichiarata zona di libertà dei diritti LGBTQI

Il Parlamento europeo ha risposto in modo chiaro al fenomeno delle zone LGBT-free in Polonia, che riguarda circa un terzo del territorio nazionale, e lo ha fatto dichiarando l’intera unione come zona di libertà dei diritti LGBTQI. A votare a favore sono stati ben 492 eurodeputati, mentre tra i pochi contrari – appena 141 – ci sono stati la Lega e Fratelli d’Italia, che si sono uniti alle forze politiche più intolleranti del continente; 46 gli astenuti.

«Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che riafferma che l’unica Europa possibile è quella che rispetta i diritti di tutti e tutte ha scritto in un tweet Laura Boldrini – Un chiaro messaggio ai sovranisti di Ungheria e Polonia. Non è la vostra l’UE che vogliamo costruire!». La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito che «essere se stessi non è un’ideologia, ma la propria identità, che nessuno potrà portare via». «Il Parlamento Italiano faccia altrettanto – è l’invito di Alessandro Zan – approvando definitivamente al Senato la legge contro l’omotransfobia. Non restiamo indietro».

L’importante segnale dell’Unione Europea arriva a due settimane dall’approvazione dell’Equality Act alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti. Un nuovo vento sta soffiando sull’Occidente, sarà la volta buona anche il nostro Paese si metta al pari sul riconoscimento dei diritti delle persone LGBT? Il compito è nelle mani del variopinto – e purtroppo non nel senso di arcobaleno – “Governo dei migliori”.