Foto: Pfarrer-Initiative

Austria, 350 preti si ribellano al Vaticano: «Persone LGBT non sono peccatrici»

Preti ribelli. Sono quelli che compongono la Pfarrer-Initiative, associazione nata nel 2006 con soli 9 membri in Austria e arrivata oggi a contare oltre 350 preti e diaconi guidati da padre Helmut Schüller. L’associazione aveva già conquistato i giornali in passato poichè teorizzava l’ordinazione di donne e sacerdoti sposati, tanto che nel 2012 Papa Benedetto XVI privò Schüller del titolo di “monsignore” e dichiarando che non era più un «cappellano di sua santità».

Con l’avvento di Papa Francesco la Pfarrer-Initiative auspicava un ammodernamento della Chiesa cattolica, speranza che si è scontrata con la realtà del bigottismo cattolico quando appena tre giorni fa il Vaticano ha proibito in tutto il mondo la pratica della benedizione alle coppie omosessuali.

Così, nella giornata di ieri, don Tobias Schaefer, rettore della cattedrale di Worms, dalla sua pagina Facebook ha lanciato un appello alla disobbedienza: «”Voglio benedirti, e tu sia una benedizione!” (Gen 12,2) […] Onestamente, noi come chiesa, i sacerdoti, i vescovi non dovremmo essere i primi a essere felici che Dio benedica i peccatori? […] E, per non essere un malinteso, non credo che le persone gay, lesbiche, transgender siano persone peccatrici. Sono amati da Dio come ogni uomo che ama. E sono sotto la benedizione di Dio».

Ricordiamo che molte figure di spicco si sono schierate contro il divieto di benedizione, da Joe Biden che ha dichiarato di continuare a credere nelle unioni omosessuali ad Elton John che ha tacciato di ipocrisia la Santa Sede. L’apertura che si sperava ci fosse con Papa Francesco non c’è stata e dunque non ci resta altro che unirci ai preti ribelli.

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