«Amo la mia compagna, ma non riesco a smettere di fare sesso con uomini»

Un uomo nel Regno Unito ha chiesto consiglio per una situazione insolita: sebbene sposato con una donna, non riesce a smettere di frequentare altri uomini. A riportare la sua richiesta d’aiuto Dear Deidre, la rubrica del The Sun, che offre aiuto e consigli ai più svariati problemi relazionali.

Nell’accorata lettera l’uomo, che non si firma, sostiene di amare molto la sua compagna, ma di non riuscire a smettere di conoscere uomini attraverso le app. L’uomo ipotizza che questo sia dovuto a degli abusi subiti da bambino. «Sono stato abusato sessualmente da bambino da due uomini – scrive al giornale – Mio nonno ha usato il mio corpo da quando avevo 9 anni fino a quando ne avevo 13. Si è fermato solo quando è morto».

«Quando avevo 15 anni un vicino mi pagò per fare dei lavoretti per lui – continua – Un giorno mi ha chiesto se volevo guadagnare un po’ di più permettendogli di farmi sesso orale. Ho accettato e abbiamo proseguito fino a una relazione sessuale completa, che mi è piaciuta. Tutto ciò è andato avanti fino a quando la mia famiglia non si è trasferita».

Riconoscendo il trauma dell’uomo, il consiglio di Deidre non si è fatto attendere. Per la celebre rubrica di consigli, infatti, l’abuso subito ha avuto un grosso impatto sulla sua sessualità. Psicologi ed esperti in salute sessuale, tuttavia, hanno osservato che non c’è alcun legame tra l’orientamento sessuale e sopravvivere a un abuso. L’unica correlazione tra le due cose, semmai, è da leggersi nel senso opposto. Uno studio del 2010 pubblicato dal Center for Disease Control, infatti, ha rilevato che le persone LGBT+ sono soggette ad abusi e violenze quasi il doppio delle loro parti eterosessuali. Come comunità, le persone LGBT+ affrontano tassi più elevati di povertà, stigma ed emarginazione, che mettono a maggior rischio di violenza sessuale. A queste problematiche si aggiungono i modi in cui la società ipersessualizza le persone LGBT+ e stigmatizza le loro relazioni. Pertanto sarebbe l’orientamento sessuale di una persona a renderla più vulnerabile rispetto a una violenza sessuale, e non l’abuso a renderla, ad esempio, bisessuale.

Tornando al caso dell’uomo, dunque, il consiglio più saggio sarebbe stato quello di chiedere aiuto a professionisti più esperti di una rubrica su un tabloid. Solo con l’aiuto di questi, l’uomo potrà affrontare il trauma subito e districare la delicata matassa della propria sessualità combattuta.