Paola Turci: «I miei hater omofobi sono tutti elettori di Salvini e Meloni»

Nell’ultima puntata di Propaganda Live Paola Turci, che qualche mese fa ha fatto coming out, è intervenuta per parlare di hate speech e DDl Zan. Il conduttore, Diego Bianchi, ha letto un post Instagram che la cantante ha scritto in risposta agli insulti ricevuti per aver manifestato il suo sostegno a Fedez dopo il discorso al concertone del Primo Maggio.

«Vorrei dire a tutti quelli che con imbarazzante superficialità rispondono al messaggio di stima e sostegno che ho scritto a Fedez con parole tipo zoc**la, lesbica, vecchia, mostrano tutta la loro infelicità e mi dispiace per loro – ha scritto la cantante su Instagram – A quelli che dicono che le parole offensive contro i neri e i gay non moriranno mai e che non c’è niente di male a dirle, che non esiste un’altra famiglia se non quella composta da padre e madre, che il ddl Zan mette in discussione la libertà di espressione e addirittura cos’è l’ uomo e cos’è la donna invece suggerisco di leggere il disegno di legge (è breve) o ascoltare le parole di chi lo ha scritto».

«Si può non essere d’accordo e il diritto di opinione è sacrosanto – ha concluso Turci – ma è necessario, per la salute nostra e del nostro Paese, che i diritti a tutela delle persone siano uguali per tutti. Per questo devono essere applicati».

Ospite in collegamento del programma di La7, Paola Turci ha evidenziato come «ogni volta che c’è un tweet o un post Instagram di questo tipo» vada a scoprire «che è un elettore di Salvini (come già accaduto a Tommaso Zorzi, ndr) oppure della Meloni». «Non ci fosse mai un elettore di Zingaretti o di Calenda – ha poi aggiunto – io non sono faziosa, è un dato direttamente verificabile». La cantante ha infine ricordato la manifestazione, organizzata dai sentinelli Milano e che si terrà questo pomeriggio in piazza Arco della Pace a Milano, in sostegno del del Ddl Zan  alla quale lei stessa parteciperà.