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L’UEFA punisce i cori omofobi dell’Ungheria: multa e partite a porte chiuse

Non è un grande momento per l’Ungheria di Viktor Orbán, che dopo avere ricevuto lo sdegno di molti Paesi dell’Unione Europea per la legge anti LGBT entrata in vigore in questi giorni e l’apertura della procedura d’infrazione, ora paga la propria dilagante omofobia anche nel mondo dello sport. L’UEFA, infatti, ha deciso di punire il comportamento dei tifosi ungheresi ai campionati europei di calcio, che nel corso delle partite disputate a Budapest e Monaco si sono resi protagonisti di comportamenti anti-sportivi, tra striscioni e cori che hanno spaziato dall’omofobia al razzismo.

Come riporta il periodico Sport, ieri l’organo di governo del calcio europeo ha emesso una sentenza che condannato la condotta discriminatoria dei tifosi ungheresi con una multa di 100mila euro alla Federcalcio Ungherese. Nelle prossime partite in casa, dovrà inoltre essere esposto lo striscione #EqualGame della UEFA e i primi tre incontri della Nations League 2022-23 saranno giocati a porte chiuse.

Tra i bersagli dell’odio omotransfobico c’è stato Cristiano Ronaldo, che nel corso del match tra Ungheria e Portogallo ha ricevuto degli insulti per via dei rumors – mai confermati – sul suo orientamento sessuale. La sanzione, tuttavia, è scattata per uno striscione che recitava “anti LGBTQ”. L’intera squadra della Germania era, inoltre, stata apostrofata come “omosessuale” per il suo sostegno ai diritti LGBT+: uno sfottò messo a tacere dal centrocampista tedesco Leon Goretzka, che a pochi minuti dalla fine ha esultato sul goal che mandava a casa l’Ungheria facendo il gesto del cuore con le mani. «Diffondete l’amore» aveva commentato sui social.

Un simbolo arcobaleno nella finale di EURO 2020 tra Italia e Inghilterra

All’importante segnale della sanzione dei cori omofobi, si aggiunge un altro gesto simbolico. Il SUV della Volkswagen in miniatura che porta al centro del campo il pallone a inizio partita si colorerà con i colori della bandiera arcobaleno in occasione della finale tra Italia e Inghilterra di domani, 11 luglio. La “Tiny Football Car” – questo il suo nome sui social – ha pubblicato un tweet in cui annuncia: «Sono così eccitata per la finale di domenica, soprattutto perché ho appena provato la mia nuova carrozzeria: vi piace?».