L’ossessione omofoba della Lega continua: il consigliere Pancheri chiama i gay “finocchi”

Ci risiamo. Sono passati solo tre mesi da quando il consigliere leghista veronese Alberto Zelger era emerso alla cronaca per infelici e anti-scientifiche dichiarazioni ai microfoni di Radio 24 come «I gay sono una sciagura per la riproduzione e la conservazione della specie», «Il sesso omosex fa venire malattie di tutti i tipi», e «L’omosessualità è un disturbo della personalità». Ieri, nel consiglio comunale di Bolzano, Kurt Pancheri – anch’egli consigliere del partito del carroccio – ha dato all’Associazione Centaurus Arcigay l’appellativo di “associazione dei finocchi”. Richiamato dal presidente Silvano Baratta, il leghista ha avuto anche l’impudenza di ribattere «Si piò dire, non è offensivo».

Poco dopo sono arrivate le scuse di rito da parte di terzi, in particolare tramite il commissario provinciale Massimo Bessone: «Il linguaggio usato dal consigliere non rappresenta il pensiero della Lega altoatesina, ma solo l’opinione di un singolo, per niente condivisa», precisando però di sostenere il concetto di “famiglia tradizionale“.

Saranno le opinioni di un “singolo”, ma non di un “solo”: le scuse di Bessone sono l’ennesimo palliativo a un’omofobia di cui la Lega è affetta. Questa vicenda è infatti ormai un copione già visto e rivisto. Non si contano più le uscite omofobe degli esponenti del carroccio, che detengono un imbattibile primato se paragonati alle altre forze politiche che governano e amministrano nel nostro Paese, seguite da timide scuse o giustificazioni provenienti dalla parte più “moderata”, se così si può dire, del partito.

Non ci siamo di certo dimenticati di quando lo scorso anno il Ministro Lorenzo Fontana aveva negato l’esistenza di famiglie arcobaleno e parlato della presenza di una lobby gay potentissima. Sempre nel 2018, il sindaco di Novara Alessandro Canelli aveva definito “folklore” il Pride, non concedendo il patrocinio alla manifestazione tenuta nella sua città, mentre a Pisa il consigliere leghista Manuel Laurora si era scagliato contro una coppia di ragazzi gay perché si erano permessi di accarezzarsi e baciarsi in piazza davanti a bambini e turisti.

Contro i baci omosessuali in pubblico la Lega si batte da tempo, nel 2014 Gianluca Buonanno, allora sindaco di un comune del vercellese prima di morire in un incidente stradale, aveva varato un’ordinanza che prevedeva 500€ di multa a chi avesse baciato una persona dello stesso sesso in pubblico. Lo stesso Bonanno aveva dato del “frocio” all’allora presidente dell’Arcigay nazionale Flavio Romani durante una discussione davanti al Parlamento Europeo, mentre sui gay che chiedevano di unirsi civilmente aveva detto: «Ai gay al massimo offro una banana o un’insalata di finocchio».

Parole ancora più dure sono state rivolte da esponenti leghisti ad eventuali – si spera per loro – “figli gay”. Agli stessi microfoni di Radio 24 sopra citati, l’ex-Parlamentare Massimo Polledri (poi espulso per altre ragioni) aveva detto che non sarebbe contento di avere dei figli omosessuali, ma che sarebbe stato ancor peggio avere come genero un marocchino. Ma questo è poco di fronte alla frase choc del Consigliere Regionale della Liguria Giovanni De Paoli: «Se avessi un figlio omosessuale lo butterei in una caldaia e gli darei fuoco». La dichiarazione fu poi smentita, ma in seguito alla querela presentata da Agedo, il PM ha firmato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell’esponente leghista, per cui è stata fissata l’udienza preliminare.

Il leghista Giovanni De Paoli

Queste sono solo alcune delle ingiurie provenienti dal carroccio e indirizzate alla comunità LGBT. Arrivati a questo punto sarebbe giunta l’ora per la Lega di sanare questi comportamenti nocivi soprattutto per chi li compie perché, in luce di uno studio coordinato di tre università italiane e pubblicato su The Journal of Sexual Medicine, gli atteggiamenti omofobi sono favoriti da tratti psicotici e da generali atteggiamenti di rabbia; in altre parole gli omofobi (e non gli omosessuali) sono affetti da una vera e propria patologia.

4 thoughts on “L’ossessione omofoba della Lega continua: il consigliere Pancheri chiama i gay “finocchi”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.