La proposta letteraria di Ottobre si sdoppia: “La ballata di Paerlie Cook” e “La storia di un matrimonio” di A. S. Greer

Andrew Sean Greer, La ballata di Paerlie Cook, Adelphi 2009; La storia di un matrimonio, Adelphi 2008.

Una storia può essere raccontata in modi diversi e può avere esiti letterari differenti. Questo è uno di quei casi, infatti l’autore utilizza lo stesso plot sia per un racconto breve sia per un romanzo. In entrambi i casi la voce narrante è quella di Paerlie Cook, donna ormai anziana che riflette sul suo passato e, nello specifico, sul suo matrimonio e sul rapporto con suo marito Holland.

Nel racconto la donna viene presentata come un’eccentrica ottantenne, che si autodefinisce bisbetica e sola, che ritorna su un episodio avvenuto anni prima, quando era una povera casalinga del Kentucky.

Nella primavera del 1953 alla porta di casa si era presentato Buzz, affascinante e bello come un attore cinematografico, non solo commilitone del marito durante la Seconda Guerra Mondiale ma anche, come si troverà presto a scoprire, amante del marito, tornato per tentare l’ultima carta di riconquista dell’uomo amato.

Nel romanzo la storia diviene molto più carica di pathos e soprattutto si arricchisce di un elemento nuovo, si scopre che Paerlie ed Holland sono nativi-africani; dunque alla già difficile situazione di amore tra due uomini nell’America rurale degli anni ’50, della scoperta di un tradimento e dal disvelamento di una vita di menzogne, si aggiunge anche la componente “razziale”.

Come può quindi ricompattarsi questo quadro familiare che sembra essere stato dilaniato e frantumato in modo irreversibile? Alla fine il peso delle responsabilità e delle scelte migliori, non necessariamente le più coraggiose ma le più idonee a fronteggiare quella situazione storico-sociale e ambientale, consentirà ai personaggi di continuare a vivere la pantomima della propria vita matrimoniale.

Le due copertine dei libri di Andrew Sean Greer

Oates

 

Leggi anche La proposta letteraria di Dicembre: “Less” di Andrew Sean Greer.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *