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Levante canterà a Sanremo l’omofobia e la discriminazione di genere

La cantautrice ha parlato del suo brano “Tikibombom” con cui sarà in gara all’Ariston

Chi pensava che Levante avrebbe fatto il proprio esordio al Festival di Sanremo con una canzone frivola, ingannato dal titolo onomatopeico, si ricrederà. In un’intervista al Corriere della Sera, l’ex giudice di X Factor ha svelato i temi contenuti dal pezzo scelto da Amadeus e della commissione selezionatrice.

«È una lettera a quattro persone che mi piacciono – spiega la cantante – C’è la mia visione, la descrizione delle loro fragilità, e poi quella che il mondo ha di loro. È una lettera rassicurante per dire che la diversità è ricchezza. Canto di chi resta indietro ma anche di chi vuole rimanerci, gli ultimi con orgoglio, quelli che si sentono poco capiti, messi in disparte ma si sanno fare forza».

Tra i quattro destinatari della lettera cantata da Levante, ci sarà «il freak della classe preso in giro perché è una femminuccia», scelto dalla cantautrice per dare un messaggio contro il bullismo omofobico: «Critico l’omofobia, la società che vuole il maschio in un certo modo. È una questione di cultura e di educazione a partire dall’infanzia, dall’insegnare che il blu è per i maschi e il rosa per le femmine, che i primi sono forti e noi quelle deboli».

Un altro tema trattato in “Tikibombom” sarà quello del maschilismo. «La donna è sempre vista in modo fuorviante: mai abbastanza femmina o troppo. La discriminazione di genere c’è ancora» ha affermato Levante che, sebbene non sia per le “quote rosa” ha auspicato a una presenza maggiore di voci femminili nel cast del Festival di Sanremo.

L’autrice di brani di successo come Alfonso e Lo Stretto Necessario è già da tempo un’icona gay. In un’intervista a Gay.it, Levante aveva dichiarato di sentirsi parte della comunità LGBT+: «È un mondo di cui facciamo parte tutti! Non posso accettare che una persona non possa essere libera di essere se stessa per paura di essere giudicata. Negli anni ho capito che se una persona non si dichiara, non la conosceremo mai fino in fondo e io, nel mio piccolo, quando posso, mi schiero e alzo la voce».

Per ascoltare la sua voce sui versi del brano sanremese bisognerà aspettare il prossimo 4 (o 5) febbraio. Non possiamo che augurarle un grosso in bocca al lupo!

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