L’assessore Marrone attacca il Torino Pride e pubblica lo spot anti gay russo

Polemica in Piemonte alla vigilia dell’edizione 2020, rigorosamente online, del Torino Pride per un post pubblicato dall’assessore Maurizio Marrone. L’esponente di Fratelli d’Italia ha espresso la propria contrarietà ai punti chiave del manifesto politico del pride torinese, ovvero «matrimoni/adozioni omosessuali, anche ius soli, diritto d’asilo per immigrati gay e leggi bavaglio», con riferimento alla legge contro l’omotransfobia (che ricordiamo non prevedere alcun reato d’opinione).

Fin qui niente di nuovo per un sovranista che vuole riscuotere facili consensi tra i suoi elettori, ma Marrone ha deciso di strafare pubblicando il link dello spot russo anti gay che ha suscitato grande indignazione in tutto il mondo. Nel video un bambino viene adottato da due papà, uno dei quali con un’espressione di genere piuttosto femminile a rappresentare colui che farebbe da “mamma” e che ha comprato per il figlio adottivo, visibilmente triste, degli abiti canonicamente femminili.

La pubblicità sembra piacere all’assessore Marrone che scrive: «Per chiamare i cittadini al voto è stato diffuso un video con una provocatoria Russia del 2035 dove i bambini vengono affidati a coppie gay e l’ideologia gender consente di vestire un bambino con abiti femminili. Guardatelo anche voi, a me ricorda tanto l’Italia reale del 2020». Peccato che, nell’Italia del 2020, le adozioni siano ancora un privilegio delle coppie eterosessuali, a meno che queste non rifiutino un bambino perché down.

A dare man forte è arrivato Diego Fusaro, che ha lodato Putin, definendolo «un faro di civiltà in mezzo al tramonto ridicolo dell’Occidente», ma non si sono fatte attendere neanche le reazioni degli avversari politici. «A me invece il tuo post ricorda l’italia dell’anno mille. Forse qualcosina in meno. Il tuo Presidente condivide questo illuminante pensiero?» ha chiesto il segretario provinciale del PD Mimmo Carretta rispondendo al post. «Penso che non sia uno scoop la contrarietà di tutto il centrodestra alle adozioni gay – ha replicato Marrone – Infatti niente patrocinio regionale quest’anno».

«Che bella la tua vita di maschio, bianco, eterosessuale, istruito (nel senso che hai studiato, non so se hai capito tutto), cristiano, occidentale e benestante. Che bello dover difendere solo il tuo fortino fatto di privilegi – ha aggiunto l’europarlamentare Daniele Viotti – Ricorda, Maurizio, che queste sono solo una serie di fortunate coincidenze. Saresti potuto nascere povero, di colore, gay, donna, ebreo. Ma vedi, se ti fosse successa una di queste cose avresti ringraziato quanti lottavano per te dagli attacchi e dalle discriminazioni di persone proprio come te».

Lo scorso anno ad attaccare il Pride, definendolo una «carnevalata», era stato un altro (ex) assessore di Fratelli d’Italia, Roberto Rosso, poi arrestato e rinviato a giudizio per scambio elettorale politico-mafioso.

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