Alberto Matano irritato che si parli della sua sessualità: «Non amo etichette»

Da lunedì Alberto Matano è tornato su Rai1 con la nuova stagione de La Vita In Diretta, stavolta senza Lorella Cuccarini, e vincendo a sorpresa la battaglia dello share contro Pomeriggio 5 Barbara d’Urso. Insieme al suo ritorno si è riaccesa la polemica lanciata nei mesi scorsi da Mario Adinolfi sulla presunta presenza di numerosi presentatori gay in Rai.

Il giornalista catanzarese non ha mai fatto coming out, mantenendo sempre la massima discrezione sulla propria vita privata. Un comportamento che ha incuriosito una larga fetta del pubblico, tanto che durante lo scorso anno Google Trends associava il nome del conduttore alla parola “gay” tra le ricerche più frequenti. È una domanda indiscreta che si sono posti in molti, ma che soprattutto è stata fatta, in modo diretto, da una giornalista del Messaggero a Fabio Canino, il quale ha scelto di non rispondere.

Questo episodio non è piaciuto a Matano, che in una recente intervista al settimanale Chi ha dichiarato: «Quando ho letto l’intervista di Fabio Canino a Il Messaggero sulla mia sessualità, da giornalista, ho provato vergogna e, come me, la maggior parte di chi l’ha letta. Non amo categorie, etichette e diffido da chi mette timbri sugli altri. Un individuo va valutato in base all’operato, non al privato». Il conduttore ha poi affermato di non aver mai nascosto nulla: «Quando e se ci sarà qualcosa di veramente importante sarò il primo a condividerlo».

«È incredibile come per colpire qualcuno si utilizzi ancora oggi l’orientamento sessuale – ha poi aggiunto Matano riferendosi all’attacco di Adinolfi – Trovo ancora più grave utilizzare questi argomenti per occupare, in qualche modo, spazi mediatici».

 

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