Nek e Mietta condividono lo striscione di CasaPound su Bibbiano

L’inchiesta Angeli e Demoni di Bibbiano è passata velocemente dalle pagine di cronaca dei giornali a quelle di attualità politica e, infine, a quelle di musica.

Non bastavano troll e simpatizzanti gialloverdi a tempestare ogni notizia di attualità su Facebook con il commento «E allora Bibbiano?». Negli ultimi giorni CasaPound ha iniziato ad affiggere degli striscioni, con su scritto «Parlateci di Bibbiano» con l’inconfondibile font fascista e le lettere P e D colorate di verde e di rosso, a rievocare il logo del Partito Democratico, bersaglio prescelto assieme alla comunità LGBT+.

Lo striscione di CasaPound è arrivato nel giro di poche ore sulle pagine ufficiali di diversi cantanti. Dopo che Laura Pausini ha scritto un post sulla necessità di sapere di più su Angeli e Demoni, Nek segue la sua collega condividendo una foto dello striscione di CasaPound: «Sono un uomo e sono un papà. È inconcepibile che non si parli dell’agghiacciante vicenda di Bibbiano». È poi il turno di Mietta, anche la cantante tarantina pensa che non se parli abbastanza e condivide lo striscione rilancia: «Con questo silenzio io mi sento colpevole nei confronti di genitori come me, a cui viene sottratto un figlio in questo modo».

A tutti e tre i cantanti è stato fatto notare da alcuni fan di essere caduti nella trappola della strumentalizzazione politica, che di Bibbiano probabilmente non ne hanno sentito parlare soltanto loro e che forse bisognerebbe informarsi sull’origine dello striscione meglio prima di condividere un post del genere.

La risposta è stata la stessa da tutti e tre, vale a dire che a loro interessa dei bambini e non della politica. A un commento di NEG – Non è Grindr su Instagram, Mietta risponde: «Io non bado ad altro che hai [sic!] bambini che sono stati strappati dalle loro famiglie il resto non mi interessa io non parlo di politica maiiii in questi casi».

Non abbiamo ragioni per dubitare della buona fede di Laura Pausini, di Nek o di Mietta, è evidente che non siano dei simpatizzanti di CasaPound o simili e che il loro fine fosse nobile. Ma in che universo parallelo bisogna vivere per non averne mai sentito parlare prima? Ne hanno parlato tutti i quotidiani (Il Giornale e Libero ne parlano praticamente tutti i giorni) e tutti i telegiornali. Ne ha parlato a lungo Chi l’ha visto? in prima serata e La vita in diretta ne ha fatto dei servizi nella fascia pomeridiana.

Era davvero necessario fare eco alla strumentalizzazione di M5S (contro il PD) e della destra (contro PD e famiglie arcobaleno)? Di cosa vogliono sentire parlare in mancanza di sviluppi? È una vicenda agghiacciante che unisce tutti nell’indignazione, tutti condannano quel che è accaduto e nessuno vuole insabbiare nulla: se ne parlerà molto di più durante il processo, quando i giornalisti avranno qualcosa da dire.

 

 

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