Lega: «Parliamo di Bibbiano», ma non si presenta alla commissione d’inchiesta

Il gioco della politica ha le sue mosse: spesso gli esponenti politici intuiscono quali fatti di cronaca hanno presa sull’elettorato, e su questi cercano di creare risonanza e consenso. È avvenuto così con il triste caso di Bibbiano, cavalcato soprattutto da Lega, Fratelli d’Italia e M5S a sfavore del Partito Democratico.

Ora M5S si è necessariamente placato, la Lega ovviamente no. Il giorno del voto di fiducia al Governo Conte II, la Sen. Lucia Borgonzoni ha dato spettacolo: in aula togliendosi la giacca ha sfoderato una maglia con scritto «Parliamo di Bibbiano», durante il suo intervento.

A pensar male si fa peccato ma a volte non si sbaglia: la Borgonzoni è la candidata del Carroccio per la posizione di Governatrice dell’Emilia-Romagna, caso vuole che il paesino al centro dello scandalo sia proprio nella regione rossa per eccellenza.

È umanamente deplorevole cercare consenso sulla pelle di una così tragica vicenda. Ma non è finita qui: i i leghisti di Bibbiano ne parlano e basta. In regione è stata istituita la “Commissione speciale d’inchiesta circa il sistema di tutela dei minori nella Regione Emilia-Romagna”; Paolo Calvano (Consigliere Regionale PD) lancia la bomba su Facebook: alla seduta della commissione manca proprio la Lega.

A volte i fatti parlano più di ogni altra cosa: non penso ci sia molto da aggiungere.

È doveroso però fare un appunto: ad oggi non si ha il verbale della seduta. Per ora possiamo solo affidarci alle parole dell’esponente del PD in attesa di poter visionare delle fonti ufficiali. Nella seduta precedente (quella del 4 settembre) la Lega registrava due consiglieri assenti, su otto; il tutto confermato dai verbali della commissione.

 

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