«Sono etero e mi piace ricevere sesso orale da un altro uomo»

«Sono etero e mi piacerebbe ricevere sesso orale da un altro uomo, significa che sono gay?». È questa la domanda che, ciclicamente, compare nei forum LGBT e nei magazine con una rubrica che parla di sessualità. La risposta, tutt’altro che scontata, prevede un viaggio alla scoperta della definizione della sessualità che, lo sappiamo benissimo, raramente prevede posizioni nette e marcate.

Così come esistono uomini etero che, udite udite, amano la stimolazione anale, anche attraverso l’utilizzo di sex toys, senza necessariamente provare attrazione per il corpo maschile, possono esistere gentlemen che fantasticano sul sesso orale ricevuto da un uomo, senza, però, essere attratti dal corpo dello stesso.

Le motivazioni dietro questa fantasia sessuale possono essere molteplici: dalla voglia di sperimentare il luogo comune secondo il quale «solo un uomo sa come far godere un uomo», all’errata interpretazione del sesso orale come affermazione della propria virilità nel “dominio” della parte passiva nella pratica.

La sessualità, come detto prima, non è fatta di etichette nette e ben definite. Ci sono talmente tante sfumature nell’attrazione affettiva e nell’immaginario erotico, che privarsene per paura di perdere il proprio talloncino identificativo è solo una violenza contro sé stessi. E se qualche eterosessuale vuol vedere se un uomo ci mette «l’amore sopra ogni cosa» meglio della Bocca di Rosa di De Andrè, cosa può mai cambiare nella sua attrazione nei confronti delle donne se non una nuova consapevolezza di quello che ama sia fatto col suo pene?

 

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