“Unione dell’Uguaglianza”: la Commissione Europea presenta la prima strategia per i diritti LGBT+

Come aveva promesso alcune settimane fa la presidente Ursula von der Leyen, la Commissione Europea ha presentato la prima strategia creata a livello europeo, nei riguardi della comunità LGBT+. La presentazione della stessa arriva in un momento in cui, i dati parlano piuttosto chiaro: il 43% delle persone appartenenti alla comunità LGBT+, infatti, si sente discriminato e questa situazione è soltanto peggiorata con la crisi pandemica del COVID-19.

«Ognuno dovrebbe sentirsi liber* di essere chi è veramente, senza paura alcuna, nè timore di essere perseguitat*.
Questo è il senso dell’Europa ed è ciò che sosteniamo» ha affermato Vera Jourová, vice-presidente della commissione per i valori e la trasparenza europei.

«L’uguaglianza e la non discriminazione sono valori fondamentali all’interno dell’Unione Europea – ha specificato il commissario per l’uguaglianza Helena Dalli – Questo significa che tutti nell’Unione Europea dovrebbero sentirsi al sicuro e liberi. Senza paura di discriminazione o violenza nei riguardi del proprio orientamento e carattere sessuale, della propria identità e dell’espressione di genere».

«Insieme agli Stati membri – ha agiunto la politica maltese – confido che possiamo rendere l’Europa un posto migliore e più sicuro per tutti. Questo riguarderà, in particolare, gli stati che non hanno ancora una strategia nazionale nei riguardi della comunità LGBT+. Gli stati, quindi, dovranno presto adottarne una, facendo fronte ai problemi e ai bisogni dei propri cittadini LGBT+».

I punti chiave della strategia comunitaria

La strategia, in breve, porrà il proprio focus su 4 azioni chiave: combattere la discriminazione (in particolare nell’ambito lavorativo e dell’impiego, ma si fa anche menzione speciale riguardo il rischio di pregiudizi nell’ambito dell’intelligenza artificiale), garantire la sicurezza (con l’inserimento dei reati legati all’odio, sia verbale che fisico, nella lista dei cosiddetti “crimini all’Europa” e lo stanziamento di un fondo per le iniziative che lottano contro gli “hate speeches/crimes”), proteggere i diritti delle famiglie arcobaleno (con un’iniziativa legislativa che riguarderà il riconoscimento reciproco della genitorialità in tutti gli Stati membri) e il supporto, verso gli altri paesi del mondo, nei riguardi di azioni prese a supporto della comunità LGBT+.

Questa, però, non è la prima azione presa nei confronti della comunità LGBT a livello europeo: basti pensare ai tagli ai finanziamenti nei confronti di alcuni comuni polacchi, di cui vi abbiamo parlato precedentemente, i quali avevano istituito delle zone cosiddette “LGBT free”.

La notizia della strategia europea, in più, è stata accolta positivamente, tra le altre, dall’ex-presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini che in un post su Facebook ha scritto: «Per la libertà di essere se stessi. Per la libertà di amare. La Commissione Europea presenta la prima strategia per l’uguaglianza delle persone Lgbtqi. Che questo vento forte dei diritti dall’Europa giunga in Italia per una rapida approvazione della legge contro l’omotransfobia e la misoginia».

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